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Una biblioteca per costruire il futuro del quartiere Zen

L'associazione Laboratorio Zen Insieme ha annunciato la creazione di una biblioteca per bambini e adolescenti allo Zen, uno dei quartieri periferici più degradati di Palermo

  • 31 dicembre 2015

Lo Zen, uno degli esempi più chiari ed evidenti di degrado urbano e marginalità sociale in cui è difficile crescere, trovare la propria strada. Un quartiere in cui la situazione sociale si palesa come estremamente difficile a causa di fattori come precarietà economica, criminalità organizzata, mafia e bassa scolarizzazione.

Una periferia che, soffrendo della mancanza di servizi essenziali, non riesce a offrire a bambini e ragazzi un percorso scolastico regolare.

Il quartiere è etichettato come uno dei simboli peggiori della connivenza di criminalità, assenza di servizi e disagio sociale e gli istituti scolastici presenti sul territorio, visto il loro impegno sul territorio, sono spesso bersaglio di atti vandalici.

È in questa zona periferica di Palermo che nel 1988 nasce l’associazione Laboratorio Zen Insieme, con l’obiettivo di creare percorsi innovativi nell’ambito della prevenzione e della lotta alla criminalità organizzata.

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Mission principale del Laboratorio Zen Insieme è la promozione di azioni volte alla rimozione dei fattori di disagio e al superamento di ogni forma di marginalità.

Per contribuire alla crescita democratica degli abitanti dello Zen, questi scopi vengono perseguiti con l’attivazione di progetti per l’intero quartiere che hanno a cuore in particolare i giovani e le loro famiglie, mirando a coinvolgerli nel recupero ambientale e sociale del quartiere.

Non da ultimo, il progetto di creazione di una biblioteca, inserita nel Sistema bibliotecario nazionale, per la promozione di attività di educazione alla lettura dedicate ai più piccoli.

L’apertura della biblioteca è prevista la prossima primavera: avrà inizialmente un taglio per bambini e adolescenti ma come ogni progetto di ampio respiro è concepita come punto di riferimento culturale per l’intero quartiere.

L’iniziativa della biblioteca è anche una call to action su base volontaria: è già possibile donare libri di narrativa, poesie, opere letterarie e gialli ma anche enciclopedie e dizionari, consegnandoli al Coworking Moltivolti, in via Mario Puglia 21: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; martedì e giovedì dalle 15 alle 19.

Un progetto ambizioso, finanziato quasi sicuramente dalla Chiesa Valdese, che promuove l’educazione come grande momento di integrazione sociale e di condivisione e che fa proprie le parole di Ray Bradbury, per il quale: senza biblioteche cosa abbiamo? Non abbiamo né passato né futuro.

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