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Unipa, rivoluzione tasse: esonero totale per chi è idoneo

Novità nel sistema di tassazione dell'Unipa: agevolati fuori sede e laureati alla triennale con 110, abbattuti totalmente i costi per oltre seimila studenti con reddito basso

  • 4 luglio 2016

C'è un dato che affligge l'Università di Palermo ed è quello del ranking degli atenei italiani: posizionata agli ultimi posti della classifica e lontana anni luce dalle università del Nord, Unipa prova a rilanciare se stessa rendendosi più attrattiva.

E da dove cominciare? Non c'è nulla di più attraente di un ateneo in cui le tasse siano basse per la maggior parte degli iscritti e in cui a pagare siano le famiglie con un più alto reddito, o almeno questa è l'idea che si sta formando all'interno del nuovo Cda presieduto dal rettore Fabrizio Micari.

I vincitori della borsa di studio, ma anche gli idonei, dal prossimo anno saranno infatti esonerati anche dalla tassa del contributo d'ateneo: oltre 6.000 studenti con reddito inferiore a 19 mila euro (soglia stabilita per quest'anno in base alle indicazioni ministeriali) avranno quindi un abbattimento totale delle tasse.

Sconti anche per i nuclei familiari che hanno più di un figlio iscritto all'ateneo e per gli studenti delle altre province siciliane che scelgono Palermo come università. A pagare per loro saranno gli iscritti con un reddito superiore a 55 mila euro annui, ovvero fino a 500 euro all'anno per chi ha un reddito pari o superiore ai 100 mila euro.

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Tutto nasce da una vera e propria lotta della associazioni studentesche che ha avuto inizio nel 2014 quando l'ex rettore Lagalla aveva annunciato la mancanza di fondi per i vincitori della borsa di studio.

Dopo le vittorie e i pareri positivi ai ricorsi presentati da Vivere Ateneo, Run Palermo, Nuova Realtà Giovanile, Coordinamento Uniattiva e Onda Universitaria, il rettore ha condiviso le ragioni degli studenti per arrivare ad una proposta che potesse soddisfare tutti e che favorisse gli iscritti.

Grandissima la soddisfazione dei rappresentanti: «È una delibera rivoluzionaria rispetto al trend del passato - dichiara Marco Ferrante, senatore accademico in quota Vivere Ateneo - adesso i meritevoli avranno riconosciuto il loro diritto allo studio».

Ma non ci sono novità solo per le fasce più deboli: dal prossimo anno accademico, chi consegue la laurea triennale con la votazione di 110 o 110 e lode, a prescindere dal proprio reddito, potrà iscriversi alla laura magistrale usufruendo di un grande incentivo, ovvero la riduzione del 50% delle tasse del biennio: in poche parole, un anno è gratuito.

Questo per limitare la tendenza che si è registrata negli ultimi anni che ha visto l'esodo di migliaia di studenti pronti a lasciare Unipa per ottenere il titolo della laurea magistrale di un ateneo più prestigioso.

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