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Villa Trabia: riqualificazione "giovane" per la Foresteria

Dopo anni di incuria, il Comune affida l’immobile dentro Villa Trabia, al Palermo Youth Centre: diventerà un centro aggregativo e informativo per i giovani della città

  • 2 marzo 2015

Un incendio doloso, il ritrovamento di depositi di eternit, storie di degrado: l'antica Foresteria di Villa Trabia ha affrontato innumerevoli avversità, ma, dopo anni di buio e incuria il Comune vuole credere nella sua rinascita affidandola al cartello di associazioni PYC - Palermo Youth Centre.

Una riqualificazione "giovane" ed esemplare per l’immobile fatiscente di Villa Trabia: Dopo una lunga attesa, grazie all'azione combinata di associazioni giovani, l'edificio, con i suoi 70 metri quadrati su due piani, tornerà a splendere con tanto di terrazza ed ingresso indipendente da via Piersanti Mattarella.

Un casa abbandonata nascosta dalla vegetazione: questo era, ed è, l’antica Foresteria. Una triste situazione, che cambierà quando si trasformerà in un grande laboratorio culturale per i giovani palermitani.

Saranno in prima fila le associazioni Factory e CSF- Cooperazione Senza Frontiere, vincitrici del bando “Giovani No Profit per lo sviluppo del Mezzogiorno” promosso dal dipartimento della Gioventù e del servizio civile.

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Sono state proprio queste associazioni ad individuare all’interno della storica villa palermitana un bene inutilizzato e danneggiato da un incendio nel vicino 2012, un vero e proprio tesoro ridotto in grave stato di abbandono, colmo di rifiuti e frammenti di eternit.

Buoni propositi che prevedono un’opera di ristrutturazione con un’attivazione di laboratori di educazione civica, musica e arte; il tutto coronato con servizi efficienti quali un infopoint giovanile su tutte le opportunità di mobilità europea, un internet cafè ed infine uno spazio per lo studio che rinforzerà l’attuale mediateca.

Le associazioni collaborano inoltre per riqualificare l’intera Villa Trabia, bonificando le grotte di via Piersanti Mattarella, sgomberando le stalle e i depositi abusivi sorti presso il ponte seicentesco e risanando anche la zona a valle della strada, caratterizzata dal degrado e dalla mancanza di illuminazione pubblica.

Un'azione lodevole, che profuma di aria nuova e che fa ancora sperare che la bellezza e la creatività possono nascere anche all’interno di una struttura lasciata abbandonata per lungo tempo.

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