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"Blanca": Napoli come Palermo, eterno sortilegio

Per la casa editrice palermitana Dario Flaccovio Editore la scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi torna a pubblicare un giallo avvincente: "Blanca"

  • 10 novembre 2009

Nella collana Gialloteca di Dario Flaccovio Editore, è già in libreria (208 pagine, 14 euro) il romanzo "Blanca" di Patrizia Rinaldi. Blanca non vede che ombre, ma percepisce anche i più nascosti bisbigli, i battiti del cuore, pause e parole non dette. Ritornata nella sua città, Napoli, da cui si era allontanata anni prima poiché, come molti, la sentiva cattiva e ignobile, troppo difforme da quella che ci si porta negli occhi e nell’anima, lavora come esperta di decodifica e intercettazioni al Commissariato di una zona periferica, baciata dal mare e abbracciata da un parco naturale. Con Blanca lavorano anche il Commissario Martusciello e l’ispettore Liguori, devono risolvere un intricato caso di tre giovani scomparsi e di una donna bellissima assassinata e abbandonata sul fondo di un cratere. Un ponte invisibile di storie, vicende, splendori e decadenza, ignoranza e cultura, Napoli riecheggia Palermo.

Sì, è un giallo. Ma il racconto, la storia, l’intrigo, a poco a poco, pur nell’avvincente sviluppo, quasi sembrano uno sfondo, poiché i vari personaggi emergono lucidamente in primo piano e riescono a catturare il lettore con la loro vivida tangibilità, con le loro menzogne e le debolezze, gli slanci, la rabbia, la tenerezza e la compassione. E la città, con le sue infamie e il suo eterno sortilegio, si snoda e si rincorre tra piazze e palazzi antichi, miserie e vetustà, profumi e fetori. Alla fine, Blanca, il Commissario e l’Ispettore, ma anche Margherita e Ninì, e Marinella,e Vittorio, e Cettina Di Somma (non ci ricorda Concetta Massia della Morante?), e Marchòv restano con noi, fuori del libro e li riconosciamo, per strada, in fabbrica, nel quotidiano. La copertina è di Enrico Flaccovio, che ha lavorato con cura e passione, mirando a rappresentazre un piccolo pesce rosso, intrappolato in una vecchia bottiglia di vetro, ovvvero tutto il suo mondo, tra l'acqua e il tappo di sughero.

Patrizia Rinaldi è nata a Napoli, dove lavora e vive con marito e figli. Ha una laurea in Filosofia e specializzazioni varie per l’insegnamento. Ha lavorato come insegnante, illustratrice, scrittrice e drammaturga. Ha pubblicato, tra l’altro, "Il commissario Gargiulo" (Stampa Alternativa, 1995), finalista del xxii Premio del MystFest, sezione esordienti, e "Pidocchi ovvero la storia di alcuni bambini e di alcuni parassiti" (ETS, 2003). Con alcuni racconti e testi teatrali ha vinto molteplici concorsi e premi. Con Dario Flaccovio Editore, ha già pubblicato nel 2007 "Napoli Pozzuoli uscita 14".

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