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Wicca, streghe “secondo natura”

Una sessantina gli “adepti” palermitani: studenti e professionisti di ogni fascia d’età

  • 7 giugno 2007

Dario, 26 anni, istruttore di fitness, segni particolari: “strega”. Davanti a me non ho una fattucchiera dal naso bitorzoluto, ma un entusiasta seguace della Wicca l’antica religione basata sulla sacralità della Natura. «Per noi strega è un termine neutro, valido per entrambi i sessi» spiega il nostro referente «deriva dal sassone e significa donna saggia, legata agli atavici misteri degli elementi cosmici». La “magia” dei wiccan consiste nell’utilizzare le energie naturali per creare un cambiamento desiderato, in armonia con l’Universo e tutti gli esseri viventi. Divulgato da Gerald Gardner nel 1954, questo movimento neopagano (a contatto con la natura) conta nel nostro paese circa tremila adepti, con diverse credenze e tradizioni. «Noi siamo wiccan solitari, senza congreghe gerarchiche e maestri, ognuno è sacerdote e tempio di se stesso» informa Dario, presidente dell’associazione pagana “Anima Mundi”, fondata a Palermo nel 2005. «Oltre gli otto soci fondatori, sono una sessantina i partecipanti alle nostre attività. Molti sono di passaggio, affascinati dal modello trendy proposto dai recenti telefilm sulla stregoneria». «La Wicca è ancestrale ma estremamente moderna per il suo messaggio ecologico - afferma Daniela, 36 anni, dirigente. - Non contiene rigidi dogmi, libri sacri e rivelazioni dall’Alto. Le nostre divinità personificano le energie naturali, nel duplice aspetto del Principio Femminile e Maschile». Nell’equilibrio degli opposti ben raffigurato dallo Yin/Yang orientale. I Figli della Dea locali sono molto eterogenei: studenti e professionisti di ogni fascia d’età, attratti dal rispetto delle differenze personali, assenza di misoginia e impegno ambientale.

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Il credo pagano implica anche una percezione del tempo diversa, non unidirezionale ma circolare, nel continuo susseguirsi di nascita-crescita-morte-rinascita. Si celebrano così le stagioni secondo la Ruota dell’anno, che contempla otto feste cardine dette Sabbat, e tredici minori, gli Esbat, festeggiamenti collettivi al chiarore della luna piena. Danze, canti e oggetti rituali accompagnano le cerimonie, tra cui l’iconografica scopa di saggina utilizzata per “spazzare” via le negatività. «Ma non sono indispensabili, lo strumento magico più importante è la propria testa, il corpo ne è l’altare» puntualizza Dario. Per promuovere la spiritualità wicca, “Anima Mundi” organizza periodicamente seminari teorico-pratici, conferenze, viaggi sciamanici, incontri conviviali come i Pagan moot, che si tengono ogni ultimo sabato del mese, alle 17.30, presso il Caffè letterario “I Malavoglia” (piazzetta Speciale 5). Le iniziative di punta del 2007 saranno “Il tour pagano della Sicilia” ed il workshop residenziale “Il canto della sirena: storie sacre di uomini e donne” curato dall’Alta Sacerdotessa Starhawk, per la prima volta in Italia. La tappa palermitana sarà l’unica prevista e si articolerà dal 28 al 30 settembre. «Non facciamo proselitismo» sottolineano i miei interlocutori. La Wicca rifiuta ogni forma manipolativa e di bigottismo religioso. Niente pecorelle smarrite da recuperare, ma liberi pensatori che rivendicano il diritto al loro culto senza interferenze, come sancito dall’articolo 8 della Costituzione Italiana.

Per fugare gli stereotipi negativi sulla stregoneria, ogni anno a settembre si svolge Il “Pagan Pride Day”, la giornata dell’orgoglio pagano, un evento che tocca contemporaneamente circa 153 località nel mondo, Roma inclusa. Al bando dunque superstizioni, sette sataniche, sortilegi e ciarlatane predizioni divinatorie. «Non crediamo nell’esistenza di angeli salvifici e demoni tentatori» conferma il presidente «il male non è un’entità a cui dare la colpa per le nostre azioni, noi soli ne siamo i responsabili». E’ il libero arbitrio a determinare il proprio sentiero, per la regola “causa/effetto” del Karma. Come dire “Si raccoglie ciò che si semina…” Non solo, secondo la Legge del Tre tutto ciò che è fatto, torna triplicato; sia nel bene che nel male. Questo è uno dei precetti della Rede, la guida morale wicca, la cui sostanza si racchiude nella formula: “Fai ciò che vuoi, finché non nuoce a nessuno!”. «L’amore è l’energia che muove il mondo» sostengono le mie streghe «e la sessualità la più potente delle magie». Da esprimere senza tabù e pregiudizi. Visione decisamente più pragmatica per il matrimonio: al “finché morte non vi separi” viene contrapposta la più “realistica” promessa di un anno ed un giorno, rinnovabile o meno alla scadenza. «Per me è un bel modo di affrontare la vita, con molto umorismo» conclude Daniela. Che sia questo il vero Graal? Maggiori informazioni sul sito dell’associazione www.animamundi.tk.

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