Zen e Marinella: il Comune alla ricerca di nuovi fondi

Si torna a parlare di fondi da destinare alla riqualificazione delle aree disagiate della città. Il comune di Palermo, a quanto pare, concorrerà all'ennesima assegnazione di denaro pubblico tramite bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il bando da 500 milioni di euro, pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 1 giugno, è destinato all'accrescimento della sicurezza territoriale e degli interventi sulla mobilità sostenibile e alla realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, con l'inserimento di nuovi centri per il sociale e per i servizi culturali ed educativi.

Entro il mese di agosto i comuni che intendono partecipare devono presentare il proprio progetto, completo in ogni sua parte, in modo da consentire successivamente la stesura di una graduatoria per dividere i fondi, a seconda delle singole esigenze.

Il comune di Palermo aveva, in realtà, già presentato dei progetti lo scorso anno in previsione della pubblicazione del bando, che però è slittata di un anno e adesso consentirà agli addetti ai lavori di riformulare e rinforzare i progetti precedenti.

Palermo non è nuova a questo tipo di "raccolte fondi" e quelli che le spetterebbero da questo bando - che ammonterebbero a ben 18 milioni di euro - andrebbero a sommarsi agli oltre 80 milioni che tra Apq (25 milioni per la riqualificazione urbana), Patto per la Sicilia, fondi per il Palasport (11 milioni) e coinvolgimento dei privati, sono già stati raccolti.

Il comune riconferma l'intenzione di recuperare Baglio Mercadante e di intervenire nei quartieri Zen e Marinella con il potenziamento della pubblica illuminazione, la riqualificazione di alcune vie, del giardino della civiltà e la realizzazione di spazi ludici per adolescenti, piste da skateboard e pattinaggio. Inoltre sarebbero già in corso delle trattative con Enel - per quanto concerne l'installazione della rete wi-fi e di videosorveglianza - e con enti privati per la realizzazione di una piscina.

Tanti buoni propositi, tanti i fondi e le possibilità di "fare". Ma, come si dice dalle nostre parti, il cavallo buono si vede alla lunga corsa.