"Novecento": teatro e letteratura al Museo Riso
Cosa succede se linguaggi eterogenei come danza, teatro, musica e arti visive si incontrano, contaminandosi l'uno con l'altro? Con un programma interamente dedicato ai “meticciaggi" e alle "contaminazioni” si presenta al pubblico la nuova rassegna "Contemporaneo sensibile" in programma al Museo Riso di Palermo.
Sabato 26 aprile con lo spettacolo di teatro e letteratura "Novecento", della compagnia Spaziotre, tratto dal monologo di Alessandro Baricco. In scena c'è Carlo Vitale con le musiche di Mariano Bellopede, le luci di Gianni Caccia per la regia di Enrico Santori e Carlo Vitale. Da questo monologo di Baricco nel 1998 ne è stato tratto un film "La leggenda del pianista sull'oceano" di Giuseppe Tornatore.
Tutto ciò lui lo tradurrà in musica. Non ha bisogno di scendere perchè quello è il suo mondo, la sua terra, la sua vita, tra una prua ed una poppa nell’immensità dell’oceano.
Questo è il felice esordio del meraviglioso testo teatrale di Baricco. Pagine straordinarie, intense e ricche di magia. È la storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa. Il suo nome è Novecento ed è impossibile non esserne rapiti. A dire il vero, il suo vero nome è Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento.
Ancora neonato viene abbandonato all’interno del piroscafo Virginian, dove viene trovato per caso da un marinaio che gli farà da padre fino all'età di otto anni, quando morirà in seguito ad una ferita riportata durante una burrasca. Il bambino scompare misteriosamente nei giorni conseguenti la morte del padre e quando ricompare incomincia a suonare il pianoforte. Un pianoforte che suonerà per tutta la vita.
Novecento è un uomo che vive attraverso i desideri e le passioni altrui, un uomo che si realizza e si annulla con la musica, che vive sospeso tra il suo pianoforte ed il mare, con il quale è in grado di rivivere, in modo fantastico, ogni viaggio, ogni sensazione gli venga raccontata dai passeggeri del piroscafo. Egli è incapace di scendere ed affrontare la vita sulla terra ferma. La musica, quella che suona “perché l’oceano è grande e fa paura” è l’intera vita sua.
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