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"Natale in casa Cupiello": illusioni e drammi nell´assolo di Russo Alesi

  • "Quello che non ti aspetti", Teatro Biondo Stagione 2014/2015
  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 28 maggio 2015 (evento concluso)
  • 17:30
  • Da 30 euro a 11 euro
  • Lo spettacolo si terrà nella Sala Grande. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la
    domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091.7434341.

Balarm
La redazione

Sul palco del Teatro Biondo di Palermo arriva uno dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo: "Natale in casa Cupiello", portato in scena dalla regia e l'adattamento di Fausto Russo Alesi.

Fausto Russo Alesi trasforma il capolavoro eduardiano in un “assolo”. Una scelta ponderata, che ha richiesto un attento lavoro di adattamento: ne risultano un’incredibile fedeltà al testo originale e l’effetto straniante di un unico interprete “posseduto” da tutti i personaggi della commedia, che in effetti è commedia dell’autoillusione, della “non comunicazione” della solitudine, anche se ne è protagonista una famiglia.

Ad essere esaltato è, a tutti gli effetti, il vuoto, mediante l'esibizione di un unico inteprete che parla con le voci di tutti i personaggi ed indaga tutte le singole tematiche che Eduardo De Filippo coniugò, sviscerandole ed esaltandole.

La voglia di fuggire del protagonista, mediante la preparazione del suo tradizionale presepe, è un modo per evadere da una realtà che vede alternarsi le vicende di un figlio irresponsabile, una moglie sovraccarica di pensieri e problemi e una figlia legata ad un marito che non ama.

«Anche se la cifra è quella della leggerezza e dell’ironia - spiega il regista - dal testo emerge una vena piuttosto amara e desolante. Ci viene presentata una casa misera, distrutta, inguaiata, sottosopra, gelata, quasi terremotata».

La sfida dunque è quella di mettere in scena le vicende di una famiglia disgregata nelle singole individualità che sembrano impegnate in monologhi piuttosto che dialogare tra loro, utilizzando il corpo di un unico attore come unico veicolo di comunicazione.

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