TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro E Cabaret

"Educazione fisica": un ambiguo gioco di potere e soggezione

  • "Quello che non ti aspetti", Teatro Biondo Stagione 2014/2015
  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 29 gennaio 2015 (evento concluso)
  • 21:00
  • 14 euro (posto unico) 12 euro (ridotto)
  • Lo spettacolo si terrà nella Sala Strehler. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile visualizzare il sito web del Teatro Biondo chiamare il numero 091.7434341.

Balarm
La redazione

Una metafora sul potere e sui suoi ambugui meccanismi di seduzione e controllo, costruita ad arte dai registi Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco per lo spettacolo della nuova Stagione del Teatro Biondo: "Educazione fisica", di Elena Stancanelli.

La storia si incentra sull'ossessivo desiderio di un allenatore: quello di trasformare gli adolescenti della sua squadra in un team perfetto, una macchina infallibile. Così, lo scopo è quello di forgiare i loro corpi, orientare le loro teste. Portarli verso il gesto esemplare, convincerli ad abbandonare la mediocrità per il sublime.

L'entusiasmo è tale da condurre i giovani a credergli, ad abbandonarsi alla sua esaltazione: diventare un mezzo per soddisfare l'allenatore è un piacere, non pensare è un sollievo. Così, senza una reale riflessione, i ragazzi allenano al grido di If you can’t, then you must! (Se non puoi, allora devi!).

Adv
Eppure, qualcosa non quadra: in questa strana forma di remissione si prova l'esperienza del limite, che si fonde con quella del dovere: cosa accade quando non "puoi"? In quale modo i ragazzi dovranno sopperire alle eventuali e scontate mancanze?

Se l’allenatore esercita il ruolo di un sovrano, di un despota, sotto la sua giurisdizione si trova anche la morale. Scompaiono modestia, benevolenza e moderazione, perché non rientranti nei canoni del dispotismo, perpetuato invece da menzogna e diffidenza. 

La squadra diventa una sola massa, silenziosa e non propensa a ribellarsi: diventa un'unica cosa con la soggezione, con la paura, al punto da darla per scontata e ritenerla necessaria. Dipendere dall'allenatore significa allontanare ogni responsabilità, ma proprio questo portarà alle inevitabili domande: chi è il più forte? E che cos'è, davvero la forza?

Le risposte a queste domande sono affidate agli attori Enrico Ballardini, Sabino Civilleri, Alice Conti, Giulia D’Imperio, Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Dario Muratore, Chiara Muscato, Mariagrazia Pompei, Quinzio Quiescenti, Marcella Vaccarino e Gisella Vitrano.

Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE