"Un Natale sulle orme di Akbar": presepe ispirato al racconto di Akbar, realizzato e raccontato dai bambini
Il presepe, interamente costruito dai bambini con materiali di riciclo come bottiglie di plastica, stecchini, kapok, spezie, polistirolo e molto altro, e accompagnato dalle fotografie dei luoghi dell’Albergheria, testimonia la possibilità di servirsi delle differenze come materia prima e risorsa, e si ispira alla storia dell’imperatore Moghul Akbar, vissuto nel XVI secolo.
L’imperatore credeva fermamente che tutte le religioni abbiano la stessa dignità e vadano conosciute e studiate per quello che ciascuna esprime di autentico: per questo Akbar, nel suo lungo regno che durò 49 anni, per quanto fosse musulmano, manifestò interesse e rispetto per il cristianesimo, l’induismo ed il giainismo, e chiamò a corte molti artisti per esprimere la possibilità di raccontare le cose a modo proprio.
L’arrivo del Natale ripropone la discussione sulle modalità di presentazione del Natale a bambini le cui famiglie professano religioni diverse e appartengono a tradizioni, culture, linguaggi differenti: e questo non fa che arricchire l'intera comunità, perché tutti impariamo a guardare le cose da punti di vista differenti.
Saranno i bambini stessi, allora, a raccontare il presepe, e in particolare la storia dei Re Magi che partono da terre diverse ma giungono, con i loro doni differenti, nello stesso luogo.
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