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"Piatti rotti" e altre storie: le stanze d´albergo diventano teatro all´Hotel Posta

  • Rooms - Stanze inConsuete
  • Hotel Posta - Palermo
  • - Palermo
  • 28 marzo 2015 (evento concluso)
  • 17:00 - 21:30
  • 15 euro (aperitivo incluso)
  • La prenotazione è obbligatoria, ed è effettuabile via mail all'indirizzo insiemeperlacultura@gmail.com o telefonicamente al numero 327.3883392. È possibile scegliere tra quattro turni d'ingresso: turno A, alle ore 17, turno B alle ore 18.30, turno C alle ore 20 e turno D alle ore 21.30.
     

Balarm
La redazione

Non il classico hotel, ma “l’hotel” dalle camere che diventano palcoscenico: per "Rooms - Stanze inConsuete", le camere dell’Hotel Posta faranno da scenario ad un percorso articolato, tra storie intense e struggenti a piccoli episodi di grande emozione che accompagneranno gli spettatori (massimo venti per ogni turno) tra una stanza e l’altra.

Ad aprire le danze sarà Antonio Ferrante con “Nobili sogni”, interpretato da Domenico Bravo, un grande drammaturgo che riesce a spiegare e a far trasparire, quasi in modo cristallino, le inquietudini ed i turbamenti di un attore del tutto insoddisfatto. Interpretazione forte e difficile ma, Domenico Bravo riesce a dimostrarsi sempre all’altezza e oltre le aspettative.

A seguire “Una seconda possibilità” di Antonio Lauro. Saranno Viviana Lombardo e Sandro Dieli ad interpretare la storia di un killer dalla doppia personalità e dalla doppia vita che, finisce con il cedere ai tumulti di un amore appena nato. Amore tormentato, acceso dalla passione e dal sentimento.

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Amore che conduce molte volte all’ossessione, un’ossessione diversa da quella che contraddistingue il personaggio dipinto da Domenico Bravo con “L’ultima stanza”, interpretato dallo stesso Domenico Bravo e da Floriana Patti. Uno spiazzante dialogo fra un cliente d’albergo che esorcizza la sua compulsività masturbatoria, preparando ossessivamente cappuccini, e la cameriera che pulisce la camera.

Termina il percorso “Lupo” di Lina Prosa, interpretato da Valerio Strati. Terrore e paura di un pugile, continue sensazioni che si avvertono alla viglia di un incontro di lotta contro un terribile avversario: un vero e proprio ring psicologico che vede come vero antagonista se stesso. Un continuo flagellarsi, quasi da non ritenersi all’altezza di ciò che ha sempre fatto e sognato. 

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