Anita Vitale Trio: il grande jazz a Palazzo delle Aquile
È lei «l'anima eccitante che cerchiamo nel jazz internazionale»: con questa motivazione i tre giudici, Lenny White, Joe Lovano e Randy Brecker, hanno decretato la siciliana Anita Vitale vincitrice assoluta del Made in New York Jazz Competition, la prima competizione on line dedicata al jazz.
In centinaia da tutto il mondo hanno votato la voce sensuale della Vitale e sabato scorso si è esibita insieme a White e alla Brecker al Tribeca Performing Art Center di New York, cantando il suo repertorio e, su richiesta, omaggio all'Italia, "Brava" di Mina. La sua voce, che usa quasi come uno strumento, modula sogni e ricordi, scivolando lungo un pentagramma musicale, che riscalda l'anima, e che spazia dal jazz al folk con estrema leggerezza e dolcezza.
Nata nel 1975, Anita Vitale intraprende gli studi di pianoforte all'età di otto anni senza mai interrompere il forte rapporto che la lega a questo strumento. Si innamora del canto jazz dopo aver ascoltato Maria Pia De Vito, - si legge nelle sue note - quindi studia con lei per tre anni, ed è come cantante che maturano le sue più importanti collaborazioni musicali tra cui quelle con la big band di Mario Raja, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Piero Leveratto, Claudio Corvini, Roberto Rossi, Marcello Rosa, Giampaolo Casati, Salvatore Bonafede, Romano Mussolini, Vito Di Modugno, Giuseppe Milici.
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