LIBRI, FILM E INCONTRI
HomeEventiLibri, Film E Incontri

Presentazione del libro "I social network. Nuovi sistemi di sorveglianza e controllo sociale"

Giovedì 23 aprile alle ore 17.00 nei locali della Real Fonderia alla Cala il Centro di documentazione Zabùt propone la presentazione del libro “I social network. Nuovi sistemi di sorveglianza e controllo sociale”, edizioni La Zisa, alla presenza dell'autrice Giuliana Sorci. Al dibattito interverranno anche Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica dell 'università di Palermo, Vinzia Fiorino docente di storia contemporanea della Normale di Pisa e Ivan Lupo di centro documentazione Zabùt.

Nella società dell’informazione la merce più preziosa è proprio la “conoscenza”che deriva dallo scambio di know-how e informazioni che viaggiano attraverso la rete. Contestualmente allo sviluppo della società dell’informazione si è andata diffondendo una forma di controllo sociale e di sorveglianza (sempre più capillare e invasiva) su gran parte della popolazione occidentale.

Questo lavoro di ricerca approfondisce, quindi, le tematiche concernenti i social network (funzioni, storia) e i nuovi sistemi di sorveglianza e controllo sociale legati al loro utilizzo, analizzando le modalità e i sistemi attraverso i quali si attuano le pratiche di sorveglianza e controllo sociale per mezzo di questi nuovi sistemi di comunicazione di massa.

Adv
Giuliana Sorci, laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università di Pisa, ha poi conseguito presso lo stesso ateneo la laurea specialistica in Storia e civiltà presentando la tesi da cui è tratto questo saggio. È proprio con questo testo che si è classificata seconda all’edizione 2014 del Premio dedicato alla memoria di Matteo Muzzetto, presso l’Università di Pisa. È socio fondatore dell’associazione “Centro Zabùt - documentazione lotte sociali" e per esso svolge un lavoro costante di documentazione che ha come obiettivo la ricostruzione del filo rosso che unisce le lotte succedutesi sul territorio siciliano, dal dopoguerra agli anni ’60-’70 e fino ai nostri giorni.

COSA C'È DA FARE