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Edizione serale di "Sulle orme dei Beati Paoli": alla scoperta della Palermo sotterranea

  • Bar Maeva, sottopasso Tribunale - Palermo
  • 12 luglio 2015 (evento concluso)
  • 17:30
  • 15 euro (guida, whisper, ticket ai monumenti), 12 euro (bambini)
  • Per le prenotazioni è necessario chiamare il numero 380.6523494 o visitare il sito web di Palermo Cultour.

     

Balarm
La redazione

Palermo Cultour, associazione turistica specializzata nella produzione di itinerari tematici, organizza un tour alla scoperta di miti e leggende sulle orme dei Beati Paoli. Si comincia con uno dei tesori sotterranei più affascinanti di Palermo: la Catacombe Paleocristiane di Porta D’Ossuna, scoperte nel 1739 ma risalenti a quasi duemila anni fa.

Del corredo funerario presente nella catacomba di Porta d’Ossuna non è rimasto quasi nulla, solo un’iscrizione riferita ad una bambina, rinvenuta nel XVIII secolo e oggi custodita all’interno del Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas”.

Ci si sposterà poi alla piazza della Memoria dedicata ai magistrati assassinati dalla mafia, per poi virare verso la splendida chiesa dell’Immacolata Concezione, sublime tesoro barocco nascosto nel cuore del mercato del Capo, e quindi verso il Palazzo Serenario “la Torre Albamonte”, dimora del nobile Raimondo duca della Motta, secondo la descrizione del Natoli nel romanzo de I Beati Paoli.

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Secondo lo scrittore, la Palermo sotterranea nella quale si movevano e si riunivano segretamente i Beati Paoli si trova per la precisione sotto il quartiere del Capo in un reticolo di cunicoli e caverne appartenenti ad un'antica necropoli cristiana situata tra la chiesa di Santa Maruzza e il vicolo degli Orfani, che si visiterà insieme.

La chiesa di Santa Maruzza dei Canceddi prende il nome dalla seicentesca Congregazione dei Portatori di animali da soma che trasportavano mercanzie in grandi ceste chiamate appunto “canceddi”. Sotto la chiesa si apre una vasta cripta, corredata di altare per i riti funebri. Nei loculi venivano deposti temporaneamente i corpi dei confrati defunti al fine di eliminare gli umori cadaverici che confluivano nei canali di scolo.

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