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"Andromaca" di Clelia Lombardo: dal dolore alla coscienza della propria esistenza

  • Parco Villa Pantelleria Festival 2015
  • Parco Villa Pantelleria - Palermo
  • - Palermo
  • 2 agosto 2015 (evento concluso)
  • 21:30
  • 10 euro
  • Per informazioni, prenotazioni e prevendita è possibile scrivere a info@villapantelleria, o chiamando il numero 091.6888886, oppure il 366.4003357.

Balarm
La redazione

A Villa Pantelleria di Palermo va in scena domenica 2 agosto "Andromaca", lo spettacolo tratto dal testo di Clelia Lombardo, scrittrice siciliana che sembra avere per le donne un’attenzione particolare: nelle sue opere rivivono donne dimenticate e coraggiose che si riappropriano della libertà, donne che amano, lottano, indagano la loro stessa esistenza.

Anche in questo caso, è stato il nome di una donna a rappresentare il filo conduttore, l’inizio di una storia, di un’idea, di una costruzione teatrale: Andromaca è una donna innamorata che si ritrova a vivere l’amore secondo logiche non consuete, che lei stessa non comprende.

Con la regia di Giannella D’Izzia con cui Clelia Lombardo ha concepito "Andromaca" e la partecipazione di Carmelinda Gentile come attrice protagonista, la rappresentazione racconta il percorso di una figura femminile, un essere umano qualsiasi, che ricostruisce la propria carne, ritrova una nuova forma, acquista un nuovo colore, risorgendo dalle macerie di un’anima colta dal dolore, dalla fatica della memoria.

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"Andromaca" è il simbolo della battaglia contro le convenzioni e gli schemi sociali, per vincere una visione del mondo che giustifica violenza e sopraffazione: per questo la prima parte dell’opera è intima, introspettiva, colta dalla malinconia del ricordo, ma è a questo punto che Andromaca ritrova la coscienza di dover rispondere alla necessità della propria esistenza.

Diventa più dura, più forte, inizia a riconoscersi intera, completa in se stessa, trova lavoro, determinata a proteggere suo figlio, di scorgere  e non accettare le ambiguità dove prima leggeva solo costrizione e sottomissione. La forza di una donna è inimmaginabile, una donna che si scopre capace non solo di sopravvivere, ma di essere lei stessa “vita”, energia, carne, esistenza.

L’opera nasce dalla volontà di superare l’azione del potere non soltanto dal punto di vista della rivendicazione di genere: è una questione di civiltà, di rispetto umano sia nel privato che nel pubblico, un viaggio interiore che parla all'intera umanità.

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