Storia dell’arte e tutela della città": una giornata di studi in onore di Guido Di Stefano
In occasione del conferimento, da parte del Magnifico Rettore Fabrizio Micari, dell'onorificenza di benemerito dell'Ateneo di Palermo alla memoria del professore Guido Di Stefano, è in programma venerdì 21 ottobre a Palazzo Steri di Palermo un convegno in suo onore.
L'evento (visualizza programma della giornata), che porta il titolo "Storia dell’arte e tutela della città. Una questione di cultura", è organizzato dal Forum delle Associazioni di Palermo (Amici dei Musei, Anisa, Dimore storiche, Italia nostra, Salvare Palermo).
Vissuto nella prima metà del Novecento, Guido Di Stefano è stato uno degli intellettuali palermitani più impegnati nello studio e nella tutela del patrimonio architettonico della città. A lui si devono alcuni degli studi più completi dal punto di vista critico e bibliografico sull’architettura siciliana del Medioevo, in particolar modo quella del periodo normanno, recentemente riconosciuta dall’UNESCO "Patrimonio mondiale dell’Umanità".
Durante gli anni della ricostruzione postbellica, Guido Di Stefano si è battuto insieme ad altri intellettuali dell’epoca nella difesa del patrimonio architettonico della città contro la speculazione edilizia del "Sacco". Insieme a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Bellafiore, Edoardo Caracciolo e Filippo Meli, Di Stefano ha fondato nel 1957 la sezione palermitana di Italia Nostra, di cui è stato il primo presidente.
L'evento (visualizza programma della giornata), che porta il titolo "Storia dell’arte e tutela della città. Una questione di cultura", è organizzato dal Forum delle Associazioni di Palermo (Amici dei Musei, Anisa, Dimore storiche, Italia nostra, Salvare Palermo).
Vissuto nella prima metà del Novecento, Guido Di Stefano è stato uno degli intellettuali palermitani più impegnati nello studio e nella tutela del patrimonio architettonico della città. A lui si devono alcuni degli studi più completi dal punto di vista critico e bibliografico sull’architettura siciliana del Medioevo, in particolar modo quella del periodo normanno, recentemente riconosciuta dall’UNESCO "Patrimonio mondiale dell’Umanità".
Durante gli anni della ricostruzione postbellica, Guido Di Stefano si è battuto insieme ad altri intellettuali dell’epoca nella difesa del patrimonio architettonico della città contro la speculazione edilizia del "Sacco". Insieme a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Bellafiore, Edoardo Caracciolo e Filippo Meli, Di Stefano ha fondato nel 1957 la sezione palermitana di Italia Nostra, di cui è stato il primo presidente.
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