"Conversazione con Giacomo Leopardi": incontro sulle "Operette morali"
Il Museo delle Marionette Antono Pasqualino ospita, martedì 6 dicembre alle 16.30, "Conversazione con Giacomo Leopardi", evento organizzato da SiciliAntica in collaborazione con la F.I.D.A.P.A. e con il Museo stesso.
Alcuni brani tratti da opere come le "Operette morali", i "Dialoghi dei morti" di Luciano, le "Operette mor(t)ali" riscritte da Maurizio Maggiani vengono letti per l'occasione da Cinzia Carraro e Ignazio Romeo. La presentazione è curata, invece, da Anna Scialabba, presidente Fidapa Palermo Mondello e da Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale SiciliAntica, mentre l’introduzione è ad opera di Teresa Azzarello, della Fidapa Palermo Mondello.
Meno note e meno lette dei "Canti", le "Operette morali" sono, nel campo della prosa, uno dei gioielli della lingua italiana. Si inoltrano in terreni che la nostra letteratura di solito non frequenta: l’invenzione fantastica e l’impegno satirico. Per la vivacità e la bellezza della forma e per il pathos personale con cui Leopardi scalda la acuminata arma del pensiero, meritano di essere nuovamente ascoltate e meditate.
Ai "Dialoghi" di un folletto e di uno gnomo, di Malambruno e Farfarello e di Torquato Tasso e del suo Genio familiare vengono accostati un dialogo del dichiarato modello di Leopardi Luciano di Samosata (scrittore greco del 160 d.C.) e uno del contemporaneo ligure Maurizio Maggiani, in una vera e propria conversazione con Giacomo Leopardi condotta attraverso l’ascolto vivo dei testi.
Alcuni brani tratti da opere come le "Operette morali", i "Dialoghi dei morti" di Luciano, le "Operette mor(t)ali" riscritte da Maurizio Maggiani vengono letti per l'occasione da Cinzia Carraro e Ignazio Romeo. La presentazione è curata, invece, da Anna Scialabba, presidente Fidapa Palermo Mondello e da Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale SiciliAntica, mentre l’introduzione è ad opera di Teresa Azzarello, della Fidapa Palermo Mondello.
Meno note e meno lette dei "Canti", le "Operette morali" sono, nel campo della prosa, uno dei gioielli della lingua italiana. Si inoltrano in terreni che la nostra letteratura di solito non frequenta: l’invenzione fantastica e l’impegno satirico. Per la vivacità e la bellezza della forma e per il pathos personale con cui Leopardi scalda la acuminata arma del pensiero, meritano di essere nuovamente ascoltate e meditate.
Ai "Dialoghi" di un folletto e di uno gnomo, di Malambruno e Farfarello e di Torquato Tasso e del suo Genio familiare vengono accostati un dialogo del dichiarato modello di Leopardi Luciano di Samosata (scrittore greco del 160 d.C.) e uno del contemporaneo ligure Maurizio Maggiani, in una vera e propria conversazione con Giacomo Leopardi condotta attraverso l’ascolto vivo dei testi.
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