Alla scoperta della Santa Inquisizione: l'itinerario del progetto Zyz
Sotto il Regno di Ferdinando II d’Aragona diventa operativo in Sicilia il Tribunale della Santa Inquisizione, che sarà abolito nel 1782. Un anno dopo, tutti gli incartamenti relativi a più di 280 anni di torture, processi e condanne al rogo verranno distrutti in un incendio doloso. Qual è la verità?
Progetto ZYZ ripercorre, sabato 10 dicembre alle 16.45, le tappe del cruento episodio, analizzando i possibili retroscena e instillando il dubbio che dietro la verità scritta esista un’altra verità mai pronunciata.
Palazzo Steri, prima tappa della passeggiata, fu la sede del temibile Tribunale, dove i sospettati di eresia o stregoneria venivano imprigionati, torturati e infine subivano l'auto da fe’. Per l'occasione si visiteranno le carceri, con gli impressionanti graffiti disegnati dai prigionieri.
Seconda tappa è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta "la Gancia", dove l’Inquisitore di Sicilia, Juan López de Cisneros, trovò sepoltura, in una cerimonia funebre che vide coinvolti i nobili e i cittadini palermitani. Sono in programma le visite della tomba e della chiesa, ricca di opere d’arte, tra cui spicca l’inconfondibile maestria del nostro Giacomo Serpotta.
Progetto ZYZ ripercorre, sabato 10 dicembre alle 16.45, le tappe del cruento episodio, analizzando i possibili retroscena e instillando il dubbio che dietro la verità scritta esista un’altra verità mai pronunciata.
Palazzo Steri, prima tappa della passeggiata, fu la sede del temibile Tribunale, dove i sospettati di eresia o stregoneria venivano imprigionati, torturati e infine subivano l'auto da fe’. Per l'occasione si visiteranno le carceri, con gli impressionanti graffiti disegnati dai prigionieri.
Seconda tappa è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta "la Gancia", dove l’Inquisitore di Sicilia, Juan López de Cisneros, trovò sepoltura, in una cerimonia funebre che vide coinvolti i nobili e i cittadini palermitani. Sono in programma le visite della tomba e della chiesa, ricca di opere d’arte, tra cui spicca l’inconfondibile maestria del nostro Giacomo Serpotta.
COSA C'È DA FARE
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