Inaugurazione della mostra di Mariella Capomolla
Si inaugura a Palermo nella Galleria Effetto Arte, sabato 25 marzo alle ore 17.30, la mostra dal titolo "Capomolla: l’elogio della figura", in cui partecipano: l’artista Mariella Capomolla, l’editore Sandro Serradifalco, il direttore artistico della galleria Pietro Serradifalco, il consulente artistico Rino Lucia e il critico d’arte Caterina Randazzo.
«L’artista Mariella Capomolla - dice Paolo Levi - ritrae la forza e la solitudine, l’abbandono e la speranza, donne sensuali e bellissime che quotidianamente affrontano la vita con inusitato coraggio [...] L’artista dipinge su tela ponendo particolare attenzione alle sfumature e ai chiaroscuri, che animano le superfici in una serie di delicati contrappunti in cui si definiscono le campiture dell'impianto compositivo.»
Rino Lucia su Capomolla: «Un processo creativo che nasce da un forte desiderio di studio e sperimentazione di un linguaggio pittorico che potesse si, parlare di realismo, ma che all’occorrenza potesse anche parlare di qualcosa di surreale. Le luci e le ombre, l’impostazione prospettica e la struttura cromatica fanno si che ogni opera della Capomolla possa essere statica e dinamica allo stesso tempo, come se fossero video di pochi secondi che ci mostrano il fotogramma di un momento nella sua intensa bellezza.»
«L’artista Mariella Capomolla - dice Paolo Levi - ritrae la forza e la solitudine, l’abbandono e la speranza, donne sensuali e bellissime che quotidianamente affrontano la vita con inusitato coraggio [...] L’artista dipinge su tela ponendo particolare attenzione alle sfumature e ai chiaroscuri, che animano le superfici in una serie di delicati contrappunti in cui si definiscono le campiture dell'impianto compositivo.»
Rino Lucia su Capomolla: «Un processo creativo che nasce da un forte desiderio di studio e sperimentazione di un linguaggio pittorico che potesse si, parlare di realismo, ma che all’occorrenza potesse anche parlare di qualcosa di surreale. Le luci e le ombre, l’impostazione prospettica e la struttura cromatica fanno si che ogni opera della Capomolla possa essere statica e dinamica allo stesso tempo, come se fossero video di pochi secondi che ci mostrano il fotogramma di un momento nella sua intensa bellezza.»
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