"Un uomo da marcapiede": il film cult, simbolo del nuovo cinema americano, al Supercineclub
Ultimo appuntamento col Supercineclub del Rouge et Noir prima della pausa estiva: lunedì 28 giugno sarà proiettato "Un uomo da marciapiede" (Midnight Cowboy, 1969) di John Schlesinger, basato sull'omonimo romanzo del 1965 di James Leo Herlihy e interpretato da Dustin Hoffman e dall'allora esordiente Jon Voight.
Una dissacrazione del mito del sogno a stelle e strisce attraverso due personaggi diventati iconici come antieroi romantici dell'America dei perdenti, raccontata nell'epico coast to coast fino all'eldorado della California.
"Un uomo da marciapiede" è stato un film di culto degli anni '70 e resta uno dei più lucidi e spietati ritratti di New York e nello stesso tempo l'analisi di un'amicizia che riscatta i valori etici nonostante la sconfitta sul piano dell'integrazione sociale.
Celebre colonna sonora di John Barry e mitico il brano di Harry Nilsson "Everybody's talking", rappresentativo di un'intera epoca.
Una dissacrazione del mito del sogno a stelle e strisce attraverso due personaggi diventati iconici come antieroi romantici dell'America dei perdenti, raccontata nell'epico coast to coast fino all'eldorado della California.
"Un uomo da marciapiede" è stato un film di culto degli anni '70 e resta uno dei più lucidi e spietati ritratti di New York e nello stesso tempo l'analisi di un'amicizia che riscatta i valori etici nonostante la sconfitta sul piano dell'integrazione sociale.
Celebre colonna sonora di John Barry e mitico il brano di Harry Nilsson "Everybody's talking", rappresentativo di un'intera epoca.
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