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Con la Sicilia nel cuore fino a "Tale e quale show": il mondo in musica di Lidia Schillaci

L'artista palermitana, poliedrica e appassionata ha una lunga gavetta articolata e importante e a 36 anni ha già una vita infinita da rivelare. Ecco la sua storia

Jana Cardinale
Giornalista
  • 13 novembre 2020

Lidia Schillaci

L’amore per la musica e per la propria terra. Un viaggio intorno al mondo, con la Sicilia sempre nel cuore, e la voglia di raccontare l’orgoglio delle proprie origini, quel bisogno infinito di veicolare identità e fiducia in un senso di riscatto necessario per emanciparsi da un cliché che non ha mai saputo dire la verità.

Questo è il mondo di Lidia Schillaci, artista palermitana poliedrica e appassionata, che a 36 anni ha pagine di una vita già infinita da rivelare.

Il 13 novembre, grazie a sei ore di trucco, e all’atmosfera magica che gli studi Rai, sarà Beyoncé al programma televisivo in prima serata condotto da Carlo Conti, "Tale e quale Show", dove ha già interpretato Ornella Vanoni ed Antonella Ruggiero e dove è la star di questo ‘Torneo dei campioni’ che vede sfidarsi tra loro i vincitori delle edizioni precedenti.

«Mi esibirò cantando "Listen", che è la storia di Diana Ross – dice Lidia – e sarà come sempre una grande emozione. La fortuna di essere in Rai in un programma così seguito e condotto da un maestro della televisione come Carlo Conti, in questo particolare periodo di ‘solitudine’ creato dall’emergenza Covid, mi restituisce forza ed entusiasmo.
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Ammetto che la scorsa puntata, proprio per l’assenza di Carlo, non è stato semplice, ma ce l’abbiamo fatta. Venerdì è l’ultima puntata e in questo momento di incertezza generale non posso parlare di programmi futuri – aggiunge – ma di certo farò delle cose mie, perché in questo periodo, già dal lockdown precedente, ho scritto tantissimo ed è pronto un mio progetto musicale. Non un album, quello non subito, ma un singolo, e forse due, sì, a breve».

Lidia studia musica da sempre, da quando era molto piccola: jazz, lirica, pop, canto. Poi per otto anni è stata in giro per il mondo con una straordinaria esperienza da palco assieme ad Eros Ramazzotti, di cui è stata corista (“Non smetterò mai di ringraziarlo”), ha partecipato al reality show ‘Operazione Trionfo’ condotto da Miguel Bosè e si è arricchita con tante avventure artistiche che, però, non l’hanno mai allontanata dalla Sicilia.

«La mia è stata una gavetta articolata e importante – dice - e Milano, dove vivo da otto anni, è la mia seconda casa; una città che mi ha offerto le migliori opportunità e per cui adesso sto soffrendo tanto, per quello che ha subito e sta subendo a causa del Covid, ma la Sicilia resta al primo posto e non mi stancherò di dire che noi siciliani dobbiamo credere di più in noi stessi, dobbiamo avere l’orgoglio di cosa siamo e sappiamo fare, dobbiamo essere capaci di rinnovare la nostra terra, trasmettere un messaggio di bellezza e speranza…»

E proprio su questo slancio, il 22 giugno scorso è uscito il suo singolo dal titolo “Noi non siamo Capaci”, ossia noi non siamo solo quello, non siamo la mafia, non siamo immagine di morte e dolore. Un lavoro dedicato all’anniversario della strage che era da poco trascorso.

L’impegno di Lidia Schillaci è anche civile, è concreto, e rivolto a quanti pensano che dalla Sicilia è difficile che nasca qualcosa di buono e che parta il cambiamento. “Non è così – ribadisce – e l’ho voluto evidenziare anche su facebook, e sui social, con il mio primo concerto in diretta streaming che ho chiamato “Secret Concert”, per riaprire le porte della speranza mentre questo periodo di terribile fragilità a causa della pandemia voleva chiuderle al nostro cuore.

Un concerto in acustico, assieme al maestro Gino De Vita alla chitarra (“ci conosciamo da tanti anni e io ho sempre scelto Gino”) in una zona incantevole di Castellammare da cui si vedeva tutto il Golfo. Mi trovo a Roma adesso – dice, infine, Lidia – per chiari motivi di lavoro, ma spero di tornare presto a Milano.

Questo è un momento molto difficile per noi artisti, perché a queste condizioni è impensabile lavorare, ma so che ce la faremo e quando ho bisogno di energia penso al concerto live di quest’estate a Castellammare del Golfo, la mia città. Era il 20 agosto, c’erano con me musicisti straordinari, il pubblico era ordinato e distanziato. Abbiamo sognato insieme”. La musica può salvare i sogni. Anche la musica è una speranza.
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