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"Forza Palermo" in America's Cup: chi è Checco Bruni, il timoniere che fa volare Luna Rossa

Il presidente del Circolo Canottieri Roggero di Lauria di Mondello dice di Checco: «È così come lo vedete. Quel saluto è assolutamente sentito e chi lo conosce, lo sa bene»

  • 16 febbraio 2021

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Francesco Bruni è tra i velisti più titolati del momento, che porta la sua Sicilia, neanche a dirlo, sempre nel cuore.

"Grande Italia e forza Palermo!” è l’ultimo dei messaggi che, in piena America's Cup dopo l’ultima vittoria, Checco (come viene chiamato dagli amici) ha voluto inviare alla sua città.

«Checco è così come lo vedete. - ci ha detto Giorgio Matracia, presidente del Circolo Canottieri Roggero di Lauria di Mondello, dove il campione è tesserato -. Questo saluto che ha fatto non è per piaggeria ma assolutamente sentito, e chi lo conosce lo sa bene».

Francesco Bruni la passione per la vela la porta impressa nel Dna, ereditata dal padre Ubaldo, così come il fratello Marco, e Gabriele, per tutti “Ganga”, da poco insignito della Palma d’Oro al Merito Tecnico da parte del CONI, considerato uno dei più brillanti e preparati tecnici nazionali della FIV.
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"La mela non cade mai lontano dall’albero", dice un vecchio adagio e il curriculum di Checco attesta quanto appreso dal padre nei decenni di attività.

In 30 anni di carriera sportiva, come riporta il sito di Luna Rossa - serie di imbarcazioni a vela specifiche per le competizioni, schierate dal sindacato italiano Luna Rossa Challenge - Checco ha guadagnato ben 7 titoli Mondiali, 5 Europei e 15 Nazionali in varie classi, dal Laser all’altura, dalla Star al 49er ed è stato primo nel ranking mondiale ISAF di Match Race nel 2011.

Ma il lungo curriculum riporta anche tre partecipazioni alle Olimpiadi e la carica di vicecampione del mondo nella classe Moth.

Quella che si sta svolgendo in queste settimane, a cui sta partecipando Francesco Bruni come timoniere insieme a James Spithill, è la sua quinta America’s Cup, nonché la quarta con l’imbarcazione Luna Rossa.

«C’è sempre da migliorare» ripete Checco nelle interviste, non accontentandosi mai dei risultati ottenuti (al momento Luna Rossa ha vinto anche la terza e la quarta gara contro l’Ineos di Ben Ainslie nella Prada Cup e mancano altre tre tappe per aggiudicarsi la competizione velistica) ma, semmai, mettendosi sempre in discussione per superare se stessi in rapporto con le forze della natura.

«Checco - ha continuato Matracia - è una persona seria nello sport ma ancor prima nella vita. È umile e semplice, così come si presenta e non dimentica mai le sue origini.

Quando parla gli scappa sempre quel tipico “compare”, che affettuosamente noi palermitani intercaliamo quando abbiamo vicino qualcuno a cui vogliamo bene. Lui lo fa con tutti, soprattutto con i ragazzi ai quali si dedica molto e che incoraggia a non mollare mai.

È un nomade, gli allenamenti e le gare lo portano in giro per il mondo ma quando ha dei giorni liberi torna sempre a Palermo e ci viene a trovare al Circolo, che è praticamente una seconda casa per lui.

Non c’è dubbio che oggi sia un atleta di punta ma è rimasto una persona normale; è un fuori classe, non c’è niente da fare, al pari di Pelè o Ronaldo, ma sempre modesto e con i piedi per terra.

In questi giorni Checco, come già ha fatto in tante altre occasioni, sta portando alto il nome di Palermo, insieme anche a Michele Bella (che su Luna Rossa si occupa delle vele); è un onore per noi la sua presenza alla Prada Cup così come il vedere sventolare la bandiera del Circolo della Vela, confinante con il nostro Circolo Lauria.

Insomma i nostri atleti, con a capo Checco, stanno mettendo a frutto il loro essere “fenici” nelle radici storiche dell’Isola, esperti navigatori e umili campioni».
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