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Il Ponte sullo Stretto come un serpente (gigantesco): così Balsamo "cunta" la Sicilia

Ripercorriamo la vita e la carriera del cuntista trapanese. Dal mestiere appreso alla "corte" di Cuticchio a Palermo fino agli studi a Roma e al ritorno. La sua storia

Jana Cardinale
Giornalista
  • 25 marzo 2024

Gaspare Balsamo (foto da Facebook)

Trapanese, ma residente a Catania, attore, e "cuntista", da ormai oltre vent’anni, ha iniziato a studiare a Roma, all’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, con Mimmo Cuticchio, e poi è tornato in Sicilia, dove si è dedicato anche al cinema.

Gaspare Balsamo, già tra i protagonisti di "Cùntami", documentario di Giovanna Taviani - un percorso che partendo dal mare porta proprio nella Palermo di Cuticchio, con la sua missione di trasmettere l'arte del cunto e dei pupi - in tournée adesso, con il nuovo lavoro che lo vede in scena assieme a Giovanni Arena, che ne firma le musiche, prosegue il suo viaggio tra teatro, cunto, narrazione e musica.

«La mia poetica teatrale - dice l’attore - si è sempre fondata su una matrice che è, ad un tempo, siciliana e mediterranea. Una doppia natura incarnata perfettamente dalla figura di Colapesce».

Il suo riferimento è a Cervantes, e alla leggenda di cui lo scrittore apprese durante un suo viaggio a Messina alla vigilia della battaglia di Lepanto rimanendone così colpito da includerla nel suo capolavoro.
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Forti, per Gaspare Balsamo le suggestioni teatrali e letterarie del Don Chisciotte e del testo "Colapesce" di Ignazio Buttitta, al punto da impegnarsi in un nuovo testo che trae ispirazione da quell'opera e che gli consente di parlare di cultura siciliana e mediterranea.

Un lavoro nel quale appare, rivisitato, un serpente gigante che rappresenta il Ponte sullo Stretto di Messina. Un modo per affrontare tematiche civili e attuali.

«Quello che mi interessava era una sorta di circumnavigazione attorno alla Sicilia e al Mediterraneo, con personaggi che idealmente sono i porti dove attracchiamo e da dove ripartiamo. Abbiamo voluto evocare Buttitta in modo ironico, per non essere troppo retorici».

Gaspare Balsamo, che ha appreso dal maestro Cuticchio l’arte del cunto siciliano, ne è oggi considerato uno dei maggiori rappresentanti tra quelli della nuova generazione e i suoi testi teatrali, dei quali è sempre interprete, sono anche strumenti di denunce sociali.

I suoi lavori sono stati pubblicati da Editoria&Spettacolo ha collaborato con la Fondazione Roma Europa Festival e con la Fondazione Fiumara D’arte, e varie sono le sue collaborazioni con artisti e gruppi musicali appartenenti al mondo della world music e della musica popolare.

Per la radio ha partecipato con la Deutschlandradio Kultur al progetto di radiodramma Orca, tratto dall’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo. Nel 2021 ha ricevuto il premio Irritec – SalinaDocFest XV edizione.

In uscita, intanto, nel mese di giugno, c’è un nuovo film nel quale ha lavorato, dal titolo "Samad", per la regia di Marco Santarelli, prodotto da Marco Bellocchio e girato due anni fa.

Il suo ultimo testo portato in scena nei giorni scorsi, "Periplo", è una performance "vertigine" nella letteratura in cui si incontrano fere, sirene, ninfe e si attraversano il mito, il sogno, il miraggio, per essere infine accarezzati dal respiro della poesia.

Si tratta di un evento, prodotto dall’Associazione Musicale Etnea e inserito nel cartellone dell’Etna Folk Club, che è un incontro immaginario, tra il comico e il surreale, proprio tra Don Chisciotte e Colapesce. Un viaggio mirabolante che porta i due personaggi, assieme all’immancabile Sancio Panza, a compiere un viaggio di costa in costa attorno all’isola tra mito, fantasia, musica e poesia.

Accanto a Cervantes, uno degli altri porti nei quali lo spettacolo torna a più riprese a far sosta è quello rappresentato da Ignazio Buttitta.

Negli ultimi anni della sua vita, infatti, lo scrittore di Bagheria dedicò a Colapesce, e Balsamo si cala nei panni del poeta dando voce ad alcuni dei suoi versi più intensi nei quali la leggenda siciliana si fa simbolo della difesa di eterni valori civili e di rivendicazione dell’identità isolana.

Il nuovo lavoro in cui Gaspare Balsamo è stato impegnato per il cinema, 'Samad', racconta la storia di un giovane uomo che ha sbagliato e che ha già pagato con il carcere i suoi errori.

In un nutrito cast di attori, il cuntista trapanese concorre a rappresentare l’esperienza del ragazzo marocchino, che viene invitato da un volontario a rientrare tra quelle mura a raccontare le sue vicende per poter essere di ispirazione per i ragazzi che dietro le sbarre ci sono ancora, ma in una giornata sbagliata, in cui una rissa fa esplodere la rabbia e il risentimento dei detenuti, che decidono di barricarsi per protesta.

È allora che Samad si troverà costretto a scegliere da che parte vuole stare: musulmano o cristiano, complice oppure ostaggio. Un film presentato in anteprima mondiale al Bif&st 2023 - Bari International Film&Tv Festival 2023 il cui cast è composto anche da ex detenuti magrebini che durante gli anni di reclusione o una volta fuori, hanno iniziato un percorso teatrale.

Balsamo si gode intanto la soddisfazione del suo ultimo spettacolo teatrale, accompagnato nella performance dalle musiche originali di Giovanni Arena, in un vero e proprio dialogo costante in cui il musicista ha esplorato le possibilità espressive del suo strumento creando atmosfere sinuose, arricchite da elementi sonori provenienti da culture differenti fra loro.
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