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In mountain bike sulla via Francigena: l'avventura di un gruppo di sportivi in Sicilia

Sono arrivati a Messina venerdì 6 settembre dopo aver percorso 435 chilometri: i nove atleti della "Asd Margi Bikers" sono partiti la domenica precedente da Palermo

Balarm
La redazione
  • 7 settembre 2019

Gli sportivi della “Asd Margi Bikers” sono partiti da Palermo per arrivare a Messina attraverso una delle vie Francigene

Sono arrivati a Messina venerdì 6 settembre dopo aver percorso 435 chilometri con un dislivello complessivo di 12mila metri, i nove atleti della "Asd Margi Bikers" partiti la domenica precedente da Palermo percorrendo in mountain bike la "Via Francigena per le montagne".

Solo due ore di ritardo, rispetto alla tabella di marcia che prevedeva cinque giorni di pedalate“ "dovute al maltempo che ha reso il percorso più difficoltoso del previsto" sottolinea il presidente Luigi Bompasso.

Gli atleti della “Asd Margi BIkers” erano attrezzati con borse e zaini adatti ad un cicloturismo in mountain bike, contenenti abbigliamento tecnico sportivo per ricambio, giacche antivento e pioggia, abbigliamento leggero serale con felpe per temperature più basse, attrezzi e minitool per la bicicletta, caricatori per telefoni cellulari e action cam, cassetta di pronto soccorso, integratori, gel e barrette energetiche.

"Un ringraziamento particolare, oltre che agli sponsor - sottolinea Bompasso - va all'ssociazione amici dei cammini francigeni di Sicilia e alle Ciclabili siciliane che ci hanno fornito le tracce del percorso".
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Il gruppo formato da Luigi Bompasso, Benedetto Mangiapane, Rosario Titone, Alfonso Macaione, Settimo Ferrante, Daniele Scordato, Massimo Gambino, Lorenzo Valenti e Rocco Lo Duca era partito al'alba del 31 agosto dalla Cattedrale di Palermo: il primo giorno era previsto l'arrivo a Montemaggiore Belsito passando da Bagheria, la Riserva di Pizzo Cane (Ventimiglia di Sicilia), l'Eremo di San Felice e Caccamo, per un totale di 74,7 chilometri con 1.970 metri di salite e 1.490 di discese.

Il primo settembre da Cozzo Viscardo e Caltavuturo arrivo a Sclafani Bagni per raggiungere Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Petralia Sottana e infine Gangi. La tappa, resa più dura dalla pioggia, ha uno sviluppo di 75 chilometri con 3.100 metri di dislivello.

La terza tappa doveva servire a raggiungere Randazzo passando da Sperlinga, Nicosia e Cesarò, percorrendo 91.9 chilometri con 2.150 metri di salite e 2.330 di discese. In realtà il tempo inclemente ha costretto gli atleti a fermarsi a Troina, percorrendo solo 68 chilometri con 1850 metri di dislivello.

Quarta tappa: Randazzo, Floresta, Montalbano Elicona, percorrendo 87 chilometri con 2100 metri di dislivello. Quinta tappa: San Basilio, Novara di Sicilia e monti Peloritani, Castroreale, Santa Lucia del Mela e sosta per pernottare a Rometta Marina, per un totale di 97 chilometri, 2.250 metri di salite e 1950 metri di dislivello.

Il rush finale è stato da Colle San Rizzo con l'arrivo al Duomo di Messina dopo aver percorso "solo" 30 chilometri e 700 metri di dislivello.
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