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La rivoluzione Villoresi: la Stagione del Biondo racconta l'umanità in movimento

Si comincia il 25 ottobre con "Esodo", tratto da Emma Dante dall'Edipo Re: Pamela Villoresi plasma una Stagione teatrale sulle forme umane e la chiama "Traghetti"

  • 17 maggio 2019

Foto dello spettacolo "Leonardo last supper" dedicato a Leonardo Da Vinci

Una stagione ricca di eventi con 34 spettacoli (13 in più della scorsa Stagione) distribuiti tra Sala Grande, la Sala Strehler e il Teatro Montevergini che riapre al pubblico.

Era vestita di bianco Pamela Villoresi «Come una sposa all'altare» ha detto. L'occasione speciale di questo outfit è stata quella della presentazione del nuovo cartellone del Teatro Biondo di Palermo che da poco vede l'attrice toscana insediata alla direzione artistica.

È carica di entusiasmo e, a quanto raccontano maestranze e il presidente del Cda Giovanni Puglisi, ha travolto il teatro come una folata di vento, ha sistemato quello che c'era già, ha parlato con attori e maestranze, per mantenere alta l'asticella già portata in alto da Roberto Alajmo di cui ha preso il posto, e perché no portarla ancora più sù fino a traghettare il teatro di Palermo alla conquista dell'ambito titolo di Teatro Nazionale.

Una stagione (guarda qui tutto il nuovo cartellone) che è una dichiarazione d'amore non solo verso il palcoscenico ma anche verso la città, la Sicilia ma forse si spinge anche oltre: verso l'umanità intera. Lo dichiara già negli intenti col nuovo titolo: "Traghetti".
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"Umanità in movimento: per fame, per paura, verso la pace, la dignità; per sapere, per conoscere, per crescere, per non morire. Le culture come veicoli, strumenti, motori, ponti: Traghetti. Noi partiamo da Palermo, noi approdiamo a Palermo" è una sorta di prologo della nuova Stagione che Pamela legge in una sala piena di attori e giornalisti con una fluidità e conoscenza delle dinamiche autoctone che sembra siciliana di nascita.

Parla in dialetto, è ironica e conquista applausi a scena aperta uno dopo l'altro. Immagina il Biondo come un «Teatro delle Culture», vuole trasmettere il senso del viaggio, del traghettamento tra epoche e generazioni diverse, di un dinamismo che riflette lo spirito della nostra epoca. Molti classici e ancor di più drammaturgia contemporanea nel nuovo cartellone del Teatro Biondo di Palermo. Miller, Pirandello, Beckett.

«La scelta della Villoresi non è frutto di accordi politici - ha detto Musumeci - la Sicilia è terra di esagerazione, noi non abbiamo le mezze misure. Alla Villoresi chiedo di aprire il teatro al territorio, ovunque ci sia un teatro, negli spazi più fragili, portare gli spettacoli a chi non ne ha».

Non mancano le battute sul bilancio del teatro chiuso, quello dell'anno precedente, - in modo quasi eroico - in leggerissimo surplus, ma il presidente esorta Regione e Comune a versare le quote della loro partecipazione (in quanto soci dell'istituzione) in modo puntuale per evitare di dovere pagare alle banche inutili interessi.

Il sindaco Orlando propone Palermo come capitale occidentale del teatro, «Il teatro Biondo esca fuori dal teatro - ha spiegato - spero sempre di poter portare di nuovo a Palermo la compagnia di Pina Bausch».

Si comincia il 25 ottobre con "Esodo", tratto da Emma Dante dall'Edipo Re di Sofocle, e molte sono le riscritture come "Sei" di Spiro Scimone, ispirato al testo rivoluzionario di Pirandello. "Finale di partita" di Beckett è in scena a novembre, mentre dal 6 dicembre va in scena l'ultima grande opera di Pirandello, "I giganti della montagna", diretto e interpretato da Gabriele Lavia.

A fine anno è previsto un omaggio a Leonardo da Vinci, nel Cinquecentesimo anniversario della morte. Ad aprile lo storico "Arlecchino, servitore di due padroni", regia di Strelher. E si chiude a maggio con "Bengala a Palermo", spettacolo di musiche e di danza che coinvolge la comunità bengalese.

Tra gli spettacoli di punta: Mariano Rigillo con "Erano tutti miei figli" di Miller e tra quelli in sala Strehler "La creatura del desiderio" di Andrea Camilleri, dedicata ad Alma Mahler e "Viva la vida" che vedrà la stessa Villoresi in scena, nel ruolo di Frida Kalo.

La scuola del Biondo, inoltre, sarà una laurea triennale dal 2020-21. E per sostituire le maestranze che andranno in pensione, si organizzeranno dei corsi speciali di arti e mestieri, d'intesa con il Teatro Massimo. Tra gli annunci più importanti quello che anticipa il ritorno in scena di "Palermo Palermo", lo spettacolo della compianta coreografa Pina Bausch dedicato alla città siciliana.
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