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AdM: omaggio a Compay Segundo

  • 3 luglio 2005

Un ensamble al sapore di storia, pronto a celebrare a sua volta la storia della musica cubana. Questo, in sintesi, il programma del penultimo appuntamento della rassegna Summer Night: Musica, Jazz & dintorni, organizzata per il quarto anno dall’associazione Amici della Musica di Palermo e dal suo direttore artistico Dario Oliveri.

Il concerto di martedì 12 luglio proporrà all’interno della accogliente Villa del Pigno (via Angiò 27, Palermo) il concerto-tributo della Banda Municipal de Santiago de Cuba. Una storia pluricentenaria, quella della "Big Band", portavoce del son, della cancion, della trova, della congas e di tutti quei generi e sottogeneri sonori che hanno movimentato, ispirato e celebrato la storia musicale più conosciuta del centro America. Una carovana di venticinque preparati musicisti, che attualmente girano l’Italia per promuovere un disco e un "sentito omaggio": da Roma a Palermo, nel nome di Compay Segundo, indimenticata bandiera della Cuba che suona nonché straordinario protagonista musicale e cinematografico del "Buena Vista Social Club": il doppio progetto artistico a firma Ry Cooder-Wim Wenders che è ormai considerato un patrimonio fondamentale della cultura cubana.
In un curioso gioco di incastri, dunque, si rincontrano le strade di Compay Segundo e della "Banda Municipal". Il compianto "trovador", infatti ne fu colonna portante sul finire degli anni ’20, in veste di clarinettista, quando ancora poco più che adolescente rispondeva al nome di Maximo Francisco Repilado Munoz. All’alba degli anni cinquanta, in coppia con Lorenzo Hierrezuelo, formò il gruppo "Los Compadres". Lì, grazie alle sue doti vocali (perfette per un canto "in seconda"), diventò ufficialmente Compay Segundo: colui che più di tutti ha saputo trovare un compromesso tra tradizione e nuove sonorità, abbellendo il patrimonio storico della musica caraibica con nuove fonti ispirative, nel nome dell’invenzione e del genio, dei picchi di successo mischiati all’ennesimo lavoro da inventarsi per sopravvivere.

Le strade del "comprade" e della Banda continuano parallele, anche se l’autore di "Chan Chan" si è spento, nel 2003, alla veneranda età di 95 anni, tra un sigaro e tre fidanzate. Pronto a dimostrarci che l’immortalità in fondo esiste. E la lunga tournèe europea, a lui dedicata ne è l’ennesima, romantica dimostrazione.

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