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Ex voto d’artista

  • 27 novembre 2006

Tutto è nato come una provocazione, in reazione all’assenza di artisti italiani nel Padiglione Italia ufficiale dell’edizione 2005 della Biennale d’Arte di Venezia. Una provocazione che ha riscosso subito un grande successo. All’invito rivolto agli artisti attivi sul territorio nazionale a presentare un ex voto di 13x17 centimetri, hanno risposto in qualche giorno in centinaia. Ed è stato allestito per un mese un Padiglione Italia alternativo nella chiesa di San Gallo a Venezia per ospitare questa esperienza artistica e provocatoria nei confronti dell’establishment.

La mostra "13x17 – www.padiglioneitalia" ha poi iniziato un tour italiano visitando Biella, Potenza, Milano, Napoli, Chieti ed è approdata adesso a Palermo, allestita nella Chiesa di Montevergini fino al 3 dicembre (via Montevergini, tutti i giorni dalle 20 alle 24, ingresso libero). Durante il suo viaggio non ha smesso di raccogliere nuove adesioni arrivando oggi a un migliaia di opere esposte. Anche i palermitani sono chiamati a dare il loro contributo, quindi chi volesse partecipare può inviare un’opera originale all’indirizzo: Piazza Bertarelli, 1 – 20122 – Milano oppure consegnarla personalmente presso la sede espositiva che ospita la mostra.

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Nella penombra della chiesa questi moderni ex voto sono disposti su due grandi lastre metalliche lungo le pareti. Un mosaico di opere, un caleidoscopio di colori di temi e di tecniche. Tanti linguaggi sono presenti, dalla foto alla pittura, dall’inchiostro su carta all’acquarello. Carta, cartone, tessuto, legno, plastica, metallo, vetro, argilla, pietre, ceramica, collage, incisioni, montaggio: una varietà infinita attorno a due misure scaramantiche, come le ha definito il curatore della manifestazione Philippe Daverio. Nomi noti come Jannis Kounellis, Giosetta Fioroni, Nanda Vigo, Lisa Ponti, Massimo Vignelli, Aldo Cibic, Alessandro Mendini, Michele de Lucchi, Ettore Sottsass, Momò Calascibetta partecipano con molti altri a questa insolita rassegna. Però mancano le abituali targhette con il nome dell’opera e dell’artista. Tutti sono sullo stesso piano, gli artisti affermati e quelli sconosciuti.

Al termine del tour italiano mille opere saranno selezionate dal comitato organizzativo e pubblicate in un catalogo curato da Philippe Daverio. Quest’ultimo ha inaugurato la mostra il 25 novembre scorso una festa disegnata da Philippe Daverio & Associati, in collaborazione con il dipartimento di design della facoltà di Architettura di Palermo. La rassegna è stata battezzata Bauhaus Palermo, dal nome della scuola fondata nel 1919 dall’architetto Walter Gropius a Weimar, in Germania. Ispirandosi alle feste della celebre scuola, considerate come momento di creazione e progettazione, gli organizzatori del nuovo Montevergini e del Palermo Teatro Festival vogliono lanciare lo stesso modo di fare festa. Il tema della prima serata, "13x17", Censura la Jattura – era la scaramanzia interpretata attraverso superstizioni, credenze popolari, letteratura, teatro, musica e arte ed esorcizzata in oggetti simbolo quali ferri di cavallo, cornetti e quadrifogli. I partecipanti erano stati invitati a presentarsi alla festa muniti di ogni sorta di talismano, amuleto, portafortuna. E chi ha perso questo primo evento si può consolare visto ce ne saranno altre tre. Resta solo da aspettare il prossimo.

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