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“Giselle”, torna la danza al Teatro Massimo

  • 23 gennaio 2007

Riapre la stagione del balletto del Teatro Massimo di Palermo (in piazza Verdi) con un balletto d'eccezione. Dal 25 gennaio al 1 febbraio sarà infatti di scena “Giselle”, balletto fantastico in due atti del romanziere francese Théophile Gautier. Lo scrittore, sfogliando le pagine del libro “De l'Allemagne” di Heinrich Heine, rimase affascinato dalla leggenda delle Villi, spiriti della tradizione popolare tedesca, simili agli elfi. Era il 1841 e Gautier, pensando alla ballerina Carlotta Grisi, di cui era devoto ammiratore, fu colpito dall'impulso immediato di prendere un foglio e di dare un titolo alla sua storia. Il compositore prescelto per musicare il libretto, al quale gli autori dettero il titolo di "Giselle", non poteva non essere Adolphe-Charles Adamsu, uno tra i più celebri compositori di musiche per balletto. Creato nel 1841 a Parigi, “Giselle” è se non il primo (La “Sylphide” lo aveva preceduto nel 1831) sicuramente il più famoso balletto romantico. Si ritiene infatti che il particolare intreccio di danza, musica e poesia che lo caratterizza abbia svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa forma di spettacolo in epoca moderna.

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Innovativo rispetto ad altre produzioni precedenti e nelle quali si sperimentarono le nuove forme della danza classica, “Giselle” presenta una perfetta fusione fra il vero e il sognato, fra la realtà e l’invenzione, fra la vita normale e quella di un altro mondo abitato da spiriti e creature d’aria. Proprio perché frutto della cultura romantica, che rifiutando i temi della ragione illuminata aveva creato modelli nuovi, in esso trionfano gli amori e gli onori, idealizzati allo scopo di commuovere gli spiriti della nuova società di tipo borghese. L’opera narra infatti dell’amore appassionato tra Loys (qua interpretato da Leonid Sarafanov e Federico Donelli) e Giselle (Olesia Novikova e Greta Hodgkinson) sullo sfondo di un piccolo villaggio rurale. Loys però non è un semplice contadino come vuol fare credere all’amata, ma il Duca Albrecht, destinato a sposare la figlia del Principe di Curlandia. Decide comunque di celare questo segreto pur correndo il rischio di far soffrire Giselle. I due si esibiscono così in numerosi passi a due, manifestazione della forte passione che li lega, anche se tali momenti di idillio vengono più volte inframmezzati dai continui richiami di Berthe, madre di Giselle, preoccupata per la salute cagionevole della figlia.

Le narra così delle Villi, giovani ragazze con la passione per la danza, morte di dolore prima del matrimonio perché tradite dai futuri sposi. Il loro destino è quello di vagare la notte per i boschi, a caccia di uomini con cui danzare fino all’alba. La coreografia, al tempo affidata a Jean Coralli (eccetto i passi dei primi ballerini pensati da Jules Perrot) è qui curata da Marcello Angelini, direttore del Tulsa Ballet, una delle più importanti compagnie di balletto in Usa, il quale oltre a "Giselle" ha realizzato versioni riviste e coreografate di altre celebri balletti quali “La Silphide” e “Lo Schiaccianoci”. Il Corpo di Ballo e l’Orchestra sono quelli del teatro Massimo mentre l’Allestimento è del Teatro Comunale di Firenze. Infine la Direzione dello spettacolo è di Fabrizio Carminati e le luci di Bruno Ciulli. Gli spettacoli con il primo cast sono il 25, 28, 30 gennaio (alle 16.30) e il 1° febbraio. Quelli con il secondo cast il 26, 27, 30 (alle 21.30) e il 31 gennaio. Le recite avranno i seguenti orari: alle ore 20.30 il 25, 27 e 30 gennaio; alle 18.30 il 26, 31 gennaio e il 1° febbraio; alle 16.30 e alle 21.30 il 30 gennaio; alle 17.30 il 28 gennaio. Per ulteriori informazioni e prenotazioni consultare il sito www.teatromassimo.it.

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