MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

Il jazz newyorkese con i Sangha ai Candelai

Un quartetto, quello dei Sangha, che raggruppa alcuni fra i migliori musicisti newyorkesi della penultima generazione, tra il contemporaneo e le radici del jazz

  • 16 marzo 2009

Nuovo appuntamento per la rassegna “JazzVanguard 2009 Nuovamente Jazz”, promossa e organizzata da Ars Nova Associazione Siciliana per la Musica da Camera, da Caleidoscopio e da Culturae: martedì 17 marzo, ai Candelai (via Candelai 65), sarà la volta, infatti, del quartetto Sangha, formazione jazzistica composta da Seamus Blake al sax tenore, Kevin Hays al piano, Sean Smith al contrabbasso e Bill Stewart alla batteria. L’orario di inizio, come tutti i concerti della rassegna, è previsto per le 22.

Un quartetto, quello dei Sangha, che raggruppa alcuni fra i migliori musicisti newyorkesi della penultima generazione, aperti a idee nuove e contemporanee ma che affondano le loro radici nella storia del jazz. Blake, Hays, Smith e Stewart collaborano insieme da molto tempo, anche in contesti diversi da questo. Musicista dalla grandi doti tecniche ed improvvisative, Seamus Blake è uno dei migliori esponenti del sax tenore: da quando infatti si è trasferito a New York (nato a Londra, è cresciuto in Canada) ha avuto modo di collaborare con nomi di rilievo quali John Scofield e la Mingus Big Band, oltre che incidere dischi solisti e partecipare come sideman nei progetti, tra gli altri, del contrabbassista Larry Granadier e dello stesso Kevin Hays.
Adv
Nel 2002 gli è stato assegnato il Thelonious Monk Award come miglior sassofonista, premio che ha assunto ancor più valore in virtù della presenza in giuria di prestigiosi virtuosi del sax, come Wayne Shorter, George Coleman e Joshua Redman. Al pianoforte ci sarà invece, come detto, Kevin Hays, in pianta stabile dal ’95 nel gruppo di Sonny Rollins, e autore di tre dischi solisti pubblicati dalla Blue Note (particolarmente apprezzato, fra questi, è stato “Andalucia”, in collaborazione con Ron Carter e Jack DeJohnette).

La sezione ritmica è composta, infine, dal contrabassista Sean Smith - che, oltre a essere un valido musicista, è anche compositore di molte musiche per colonne sonore (nomination ai Grammy Award ’98 per il brano “Song fot the geese” ) – e dal batterista Bill Stewart, noto al grande pubblico del jazz per aver suonato nella band del chitarrista John Scofield dal ’90 al ’95 e aver participato alle registrazioni del disco di Maceo Parker “Roots Revisited”; a proposito della sue composizioni personali, è stato definito da Joe Lovano “un suonatore di melodie all’interno del concetto di ritmo”.

Il costo del biglietto per assistere al concerto è di 12 euro per il biglietto intero, di 8 per gli over 65 o under 18, mentre 10 euro per i possessori di Cartapiù Feltrinelli (che usufruiscono di uno sconto del sconto 15%). Per avere maggiori informazioni sui concerti e sugli artisti che si esibiranno all’interno della rassegna, potete visitare il sito www.culturae.org , oppure telefonare allo 091.8887050 (segreteria di “Nuovamente Jazz”), o al numero 340.0811745.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI