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Il Palermo vince a Verona e la città si colora di rosanero

Trentanovesima giornata, 23 aprile 2004, Verona-Palermo 1-2

  • 26 aprile 2004

Dopo un paio di settimane di pausa “forzata” torna la rubrica dedicata al “sogno rosanero”; un sogno sempre più bello e che sta cominciando a diventare sempre più reale. La sconfitta subita in casa ad opera del Treviso aveva messo un po’ di ansia i sostenitori rosanero, ma i ragazzi di Guidolin hanno saputo reagire nel modo migliore, come soltanto le grandi squadre riescono a fare. Così, nell’anticipo della trentanovesima giornata del campionato giocatosi lo scorso venerdi 23 aprile, il Palermo è andato a Verona ed è tornato a casa con 3 punti che, probabilmente, risulteranno fondamentali per lo sprint finale. C’è da dire che il campionato “dovrebbe” essere già concluso; la giornata appena trascorsa, infatti, è la prima di otto turni che, in virtù delle 24 squadre presenti quest’anno in Serie B, si vanno ad aggiungere ai 38 già disputati e in base ai quali il Palermo avrebbe già conquistato l’ambitissima promozione. Invece, bisognerà soffire ancora. La partita giocata allo stadio Bentegodi non è stata bellissima; per entrambe le formazioni, infatti, il risultato era troppo importante e le cattive condizioni del terreno di gioco hanno fatto il resto. Il Verona è in una situazione poco invidiabile e doveva vincere per prendere una boccata d’ossigeno e tirarsi un po’ fuori dal quart’ultimo posto; il Palermo, come sappiamo, doveva riscattare l’inattesa sconfitta del Barbera e dare, contemporaneamente, un segnale forte in chiave futura.

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Alla fine, l’obiettivo lo ha raggiunto la squadra rosanero aggiudicandosi un match combattuto e risolto dal solito, instancabile Luca Toni a pochi minuti dal triplice fischio finale. I tifosi si sono mobilitati: chi ha potuto ha seguito la squadra in trasferta, tutti gli altri (ovviamente me compreso) si sono radunati nei pochi locali palermitani che permettevano di seguire la partita trasmessa dalla piattaforma GiocoCalcio. La tensione era alta e il vantaggio del Verona ottenuto al 9° minuto grazie ad un colpo di testa di Adailton aveva scoraggiato un po’ tutti: ancora un paio di brividi procurati  dallo scatenato attaccante brasiliano in maglia gialloblù e il Palermo ha cominciato a tenere le redini della partita; pur non riuscendo ad esprimere il solito gioco spumeggiante, i ragazzi du Guidolin hanno fatto valere la propria netta superiorità tecnica pervenendo al meritato pareggio grazie alla solita coppia Corini-Toni: calcio di punizione del genio del centrocampo rosanero e correzione in rete di testa da parte del capocannoniere del campionato.

Il primo tempo si chiude sull’1-1 e nella ripresa il Palermo parte spedito: colpisce una traversa con Emanuele Filippini e domina per i primi 15-20 minuti; poi la stanchezza comincia ad affiorare e i padroni di casa provano ad approfittarne con il nuovo entrato Papa Waigo; e così, quando mancano poco più di 3 minuti al termine, il pareggio sembra ormai l’unico risultato possibile…e invece: Corini va a battere, come al solito, un calcio di punzione…il pallone sembra troppo lungo, destinato ad uscire, ma Giuseppe Biava ci arriva di testa e riesce a rimetterlo in area, davanti alla linea di porta, dove appostato come un falco c’è lui, Luca Toni: gli basta un tocco e la palla va in rete, è il gol della vittoria e il triplice fischio dell’arbitro Rizzoli fa esplodere di gioia, i giocatori, la panchina, i mille tifosi rosanero arrivati a Verona da ogni parte d’Italia  e, ovviamente, tutti quelli che a Palermo, seguivano con ansia quest’ennesima impresa. Una vittoria importante, che riporta la squadra rosanero al primo posto solitario in classifica e che contribuisce ad aumentare sempre di più l’entusiasmo della gente: la città è in fermento e comincia a colorarsi ovunque di rosa e di nero; ci siamo quasi, il conto alla rovescia continua: -7!

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