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"L'amour ne passe pas", Apolloni celebra l'esser donna

  • 15 maggio 2006

Di donne grandi che hanno lasciato il segno nella storia, nella letteratura, nel cinema, nella canzone e nella fotografia, ne possiamo rintracciare un numero infinito come infinito è il numero di quelle donne che ieri come anche oggi vengono cancellate dalla memoria dell’immaginario collettivo. Così Ignazio Apolloni ha voluto scacciare tenebre e oblio, scrivendo cinquantadue lettere d’amore ad altrettante scrittrici, attrici e rivoluzionarie che hanno impresso una traccia indelebile nella cultura odierna. E' tutto questo “L’amour ne passe pas” (Coppola Editore, 10 euro), un atto d’amore nei confronti delle donne attraverso uno stile letterario affabulatorio e creativo che talvolta disorienta il lettore in un’atmosfera onirica, ma che alla fine cattura divertendo e facendo riscoprire tante eroine che magari hanno sfiorato le nostre vite attraverso i libri o la melodia di una canzone. Da Biancaneve a Saffo di Samotracia, da Virginia Woolf a Margherite Yourcenar, da Maria Callas ad Anna Magnani, tutte insieme per brevi momenti impresse sulle pagine di un libro che le rende vive e tangibili nell’atto di accogliere questo dono d’amore di cui lo scrittore diventa il mittente, creando di volta in volta differenti pretesti narrativi per raccontarci in modo conciso quello per cui valga la pena ricordarle.
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Un libro costruito bene in modo originale in cui l’amore sembra diventare il filo rosso che accomuna tutte queste vite, un amore molto spesso non corrisposto ma che rimane immutato nell’amante-scrittore. Un’ampia sezione di questo virtuale epistolario è dedicata a numerose eroine dei romanzi, quelli classici che tutti ci siamo trovati a incontrare nella nostre letture giovanili, personaggi che in qualche modo hanno consegnato al lettore un patrimonio di valori e di comportamenti, più o meno condivisibili, ma che hanno saputo trasmetterci l’atmosfera di un epoca e nel contempo essere fonte di forte dibattito culturale. C’è la passione della Francesca da Rimini di Dante, la Molly Bloom di Joyce, la Lolita di Nabokov, la Larisa di Pasternak: tutte lì, ritratte in modo non adulatorio, evidenziandone anche quegli aspetti non condivisi dall’autore che rimane saldo nel suo amore. Un viaggio nel romanzo, nel cinema, nella storia, nello spettacolo, per non dimenticare donne che hanno dato molto alla nostra società, offrendoci l’opportunità di guardare alle molte che anche oggi nel silenzio, in differenti modi, contribuiscono a fare girare un po’ meglio questo mondo. Auspichiamo una seconda raccolta di lettere che raccolgano le vite molte temerarie di oggi che nel giornalismo, nella difesa dei diritti umani, nell’aiuto ai più sfortunati, nella ricerca medica e in moltissimi altri settori, continuano ad offrire la propria vita per difendere principi di verità e giustizia.

Leggi la recensione di Francesca Zagra sul progetto artistico-letterario "L'amour ne passe pas" recentemente presentato a Palermo cliccando sul link
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