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“XXX Festival di Morgana”: nel Teatro Popolare lo scontro tra Oriente e Occidente

  • 19 settembre 2005

Il "MIMA", Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo (in via Butera), considerato in Italia uno tra i più alti momenti di incontro tra ricerca e sperimentazione nel campo delle tradizioni popolari e del teatro di figura, si prepara alla XXX edizione del Festival di Morgana, rassegna dell’Opera dei pupi e pratiche teatrali tradizionali, diretta da Rosario Perticone, che avrà luogo quest’anno dal 22 settembre al 1 ottobre. Il "Festival di Morgana" nasce con l’idea di promuovere proprio le forme teatrali del patrimonio orale e immateriale e in particolare la tradizione dell’Opera dei Pupi, dichiarata nel 2001 dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità”. Quest’anno, in occasione del 40esimo anniversario della fondazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, il 30esimo anniversario della costituzione del Museo e il decimo anniversario della scomparsa del suo fondatore, il prof. Antonio Pasqualino, tema guida del Festival, intitolato “Mori e Cristiani nelle feste e nel teatro della tradizione orale”, sarà appunto l’eterno scontro/incontro tra Oriente e Occidente, che ha attraversato la letteratura e le arti europee sin dal tempo dei Greci.

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Lo scontro tra questi due poli, l’opposizione che divide cristiani e saraceni, presente in tanti aspetti della cultura europea e soprattutto nel meridione d’Italia, qui viene sviscerata in rapporto alla nascita delle forme drammatiche, la cui origine affonda nel rito e nelle grandi feste annuali e stagionali, quali Carnevale e Calendimaggio (dove più chiara è l’origine precristiana) o come Natale e Pasqua (dove inequivocabile è l’origine cristiana). Ed è in questo quadro che va vista l’opposizione tra saraceni e cristiani, fulcro su cui si muove tutto quel teatro popolare che si identifica con l’Opera dei Pupi, e tema di questo XXX Festival. Questa edizione del festival infatti si svilupperà proprio dall’analisi di questa tematica ben affermata dalle pantomime e dalle danze armate eseguite durante alcune feste calendariali all’opera dei pupi siciliana, passando per i cantastorie siciliani e i maggi epici tosco-emiliani. Quest’anno, a dar vita alle rappresentazioni in diversi luoghi della città (oltre al Museo delle Marionette infatti le performances avranno luogo a Villa Trabia e al Giardino Garibaldi), saranno gruppi provenienti da Agrigento (la danza del tataratà di Casteltermini), da Reggio Calabria (tarantella "a scherma" e ballo dei "giganti"), da Messina (la pantomima u cavadduzzu), da Reggio Emilia (la Società del Maggio Costabonense con "Roncisvalle"), da Catania (la Marionettistica dei F.lli Napoli con "'A Valli ovvero La morte dei paladini a Roncisvalle") e da Palermo (la Compagnia Carlo Magno con "La rotta di Roncisvalle"). Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Museo internazionale delle Marionette telefonando al nunero 091.32.80.60 o via email: mimap@museomarionettepalermo.it

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