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Punta al (Teatro) Massimo ma resta umile: Adelaide, giovane talento della lirica palermitana

Ascoltare la sua voce suscita forti emozioni. Si è avvicinata all'opera da piccola grazie a un'insegnante che le fece ascoltare La regina della notte di Mozart dall'opera Il Flauto Magico

  • 22 maggio 2022

Adelaide Minnone (foto di Angelo Contorno)

Il teatro è vita ed è uno dei più importanti luoghi di aggregazione oltre che veicolo di cultura, conoscenza e intrattenimento avendo già in epoca greca un ruolo di primo piano. La Sicilia è sempre stata protagonista di questo mondo sin nell'antichità mettendo in scena nei suoi teatri, tra i più belli al mondo, le opere di grandi artisti internazionali.

Nonostante le difficoltà che il settore teatrale ha dovuto affrontare a causa della pandemia da Covid 19, sono molti i giovani siciliani che coltivano il sogno di lavorare in questo settore e fare dell’arte e del teatro il loro mestiere, Adelaide Minnone, giovane talento della lirica palermitana, è tra questi.

«Mi sono avvicinata all'opera da piccola, ero alle elementari, un'insegnante mentre disegnavamo ci ha fatto ascoltare La regina della notte di Mozart dall'opera Il Flauto Magico. Sono tornata a casa felicissima, corsi subito da mia madre con l’entusiasmo tipico dei bambini dicendole “guarda mamma lo so fare!”. Mia madre mi guardò come se fossi posseduta – racconta Adelaide - avevo circa 10 anni, iniziai a cantare e non smisi più».
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La svolta, se così la possiamo chiamare, arrivò alle scuole medie quando grazie a una compagna di classe iscritta al conservatorio di Palermo le propose di iscriversi al conservatorio «tornai a casa dai miei e raccontai di questa possibilità. Andai alle audizioni per il coro delle voci bianche e il maestro che mi esaminò mi volle subito nel coro, ne fui felicissima. Di fatto tutto è iniziato con quell’audizione».

A 16 anni ha poi iniziato a studiare canto lirico e non si è mai pentita di questa scelta «mi sono iscritta al Conservatorio ma i miei non erano felicissimi, io però ho voluto provarci lo stesso andando contro tutti e lasciando anche l'università; facevo economia ma sentivo che non era la mia strada così ho decido di dedicarmi esclusivamente alla musica, mi sono iscritta nuovamente al Conservatorio di Palermo e ho completato i miei studi a Ferrara, mi sono laureata l'anno scorso, e in questi anni ho vinto diversi premi e partecipato a molti concorsi da solista. L'ultimo che ho vinto è stato ad aprile in cui ho vinto il premio come miglior voce siciliana, è stata davvero una grande soddisfazione».

Adelaide crede davvero in questo sogno, il prossimo ottobre debutterà in un concerto da solista ad Alcamo «sono molto emozionata e non vedo davvero l’ora. Vorrei anche provare ad entrare in diverse accademie e attualmente sto cercando un’agenzia che possa seguirmi nella carriera da solista, sto comunque continuando a studiare e migliorare grazie soprattutto alla mia maestra di canto Francesca Martorana a cui sono legatissima. Due anni fa ha deciso di prendersi cura di me e le sono grata ogni giorno di più: non ho mai avuto così tanti progressi come da quando studio con lei». Non ho intenzione di fermarmi, sono fatta per questo mestiere e negli anni ho capito di avere il carattere per farcela, non è soltanto la voce a farti andare avanti».

Adelaide attualmente lavora al teatro La Fenice di Venezia ed è parte del coro dell'opera di Peter Grimes che andrà in scena da fine giugno fino a Venezia e parteciperà al concerto Carmina Burana che si terrà il prossimo 9 luglio nella splendida cornice di Piazza San Marco. «Qui a Venezia si lavora davvero bene, l'ambiente è incredibilmente stimolante, siamo coccolati e questo contesto internazionale è una grandissima opportunità di crescita per me. L’opera che porteremo in scena a giugno è di un autore inglese e il coro non è di semplice esecuzione, ma sono qui e darò il massimo».

La Fenice di Venezia è il sogno di ogni lirico per eccellenza, ma non per Adelaide che sogna di poter cantare quanto prima al Teatro Massimo, idealmente da solista «il mio legame con la Sicilia è assolutamente viscerale. Sono felice di avere l’opportunità di esibirmi in un teatro come La Fenice, ma amo profondamente la mia terra e il mio teatro e spero di avere l’opportunità di cantare lì quanto prima, ho molta fiducia nel futuro. Ho già fatto due audizioni e quest'anno sono arrivata seconda, l’anno prossimo dovrebbe essere quella buona. È comunque una grandissima opportunità, grazie a questa audizione sono stata contattata per esibirmi a Venezia e, anche se io punto al Massimo, per ora va bene così».
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