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I fumettisti siciliani invadono Lucca Comics

  • 6 novembre 2006

Ritorna anche quest'anno, sempre nel periodo intorno al ponte del primo novembre ma stavolta per ben cinque giorni, "Lucca Comics & Games". Meta imprescindibile per gli appassionati di giochi di ruolo, videogames e sopratutto fumetti, quest'anno la fiera si è trasferita all'interno delle mura con padiglioni sparsi per la città e decorazioni a tema in ristoranti, piazze e negozi. Sempre in crescita l'afflusso dei tanti autori siciliani più o meno affermati che negli ultimi anni hanno messo finalmente in fermento la regione con produzioni e iniziative. Non è un azzardo dire che molte delle più riuscite novità editoriali presentate in questa quarantesima edizione di Lucca Comics siano firmate da autori nostri conterranei.

Balarm.it ha raggiunto alcuni di loro in rappresentanza di un gruppo nutrito, spesso affiatato e divertito. Sergio Algozzino è uno dei fumettisti palermitani più noti in Italia, e ha portato in fiera alcune novità: «Ho curato una rivista, "Mono", che raccoglie storie di una sola tavola di grandi nomi e grandi esordienti, è andata davvero benissimo e ne vado molto fiero». L'autore è ottimista sulle sorti del medium in Italia: «Si respirava aria d'interesse da parte della gente per il fumetto in generale, stavolta più palpabile di altre». Algozzino ha tenuto a battesimo inoltre il primo raduno di Kinart (www.kinart.it), sito sorto sulle basi di quello del Gruppo Trinacria, comunità virtuale dei fumettisti siciliani.

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Antonio Recupero è un giovane sceneggiatore alle prime armi proveniente dalla provincia di Messina. Ritiene Lucca «un'esperienza di adrenalina che dura cinque giorni, in cui ci si ritrova con amici che non si vedono spesso quanto si vorrebbe e in cui cercare presso i vari editori i consensi per i mesi di lavoro che li hanno preceduti». Per lo scrittore la fiera però non è esente da problemi: «Peccato che i soliti difetti di organizzazione e burocrazia abbiano macchiato quella che poteva essere davvero una rinascita per questa manifestazione, come l'incapacità della struttura di gestire i momenti di afflusso massimo».
Anche l'alcamese Sergio Calvaruso è uno sceneggiatore, presente a Lucca con ben due sue produzioni, ossia «"Lord Fenny", storia intimista a metà tra realtà e sogno scritta per Bottero Edizioni, e il noir "Debbie Dillinger: Doppelgänger Detective», per la Daniele Tomasi Editore." Entrambi i volumi, afferma, «sono andati oltre le più rosee aspettative in termini di vendita, in parte grazie alla sistemazione dentro le mura che ha attirato una quantità di gente mai vista, in parte grazie alla cura e alla passione che vi abbiamo infuso».

E' stata particolare l'esperienza di una delle realtà più importanti nella comunità fumettistica palermitana, la Scuola del Fumetto, per la quale, secondo il responsabile Salvo Di Marco, l'obiettivo della presenza a Lucca «si sviluppa secondo tre punti fermi: il primo può essere ridotto alla semplice rappresentanza che una scuola deve avere; il secondo può ricondursi agli incontri di lavoro che una fiera come questa favorisce; il terzo risponde all'esigenza della visibilità, per i ragazzi e per la casa editrice». Erano infatti presenti diversi allievi della Scuola, giovani aspiranti fumettisti, che, secondo quanto racconta Di Marco, «sono stati nostri collaboratori, hanno fatto vedere i loro portfolio, hanno disegnato per il pubblico e hanno fatto vedere che questa è la loro vita, il loro obiettivo. E' questo il miglior resoconto che posso portare: l'aver visto quei bagliori nei loro occhi quando qualcuno si avvicinava per chiedere loro un disegno o chiedeva loro quale percorso stavano facendo». Insomma, mentre una generazione di ambiziosi fumettisti siciliani si fa già notare tra le migliori proposte della fiera lucchese, già si prepara la seconda ondata per gli anni a venire.

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