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No al vitalizio ai mafiosi: il flashmob di Pietro Franzetti

L'imprenditore antiracket palermitano Pietro Franzetti ha organizzato un flashmob davanti a Montecitorio per dire no ai vitalizi ai condannati per mafia in via definitiva

Balarm
La redazione
  • 14 giugno 2014

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No al vitalizio ai mafiosi: uno slogan breve ma pregno di significato che l'imprenditore antiracket palermitano Pietro Franzetti ha esibito davanti a Montecitorio per presentare una petizione online che chiede al parlamento di privare i condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso del vitalizio.

La petizione, online su Change.org, ha raccolto sino ad adesso 137.000 firme ed è è stata portata alla ribalta dal flashmob organizzato proprio da Pietro Franzetti, imprenditore trentasettenne che ha denunciato il racket mafioso che tormentava lui e la sua famiglia nel capoluogo siciliano.

Mosso dallo sdegno nei confronti della pensione mantenuta all'ex governatore Totò Cuffaro, condannato a sette anni per mafia, e a Marcello Dell'Utri (che percepisce 4.400 euro al mese), Franzetti chiede non solo che i vitalizi vengano eliminati, ma che i soldi precedentemente riscossi vengano restituiti.

In seguito alla protesta, il presidente della Senato Pietro Grasso ha dichiarato di star già lavorando allo stop ai vitalizi. Sperando, si sa, che anche questa proposta non si perda tra pile di documenti e problemi burocratici.

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