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Piazza, ma "chi manciaciumi!": il ritorno del siculo-italo

Dopo "niegghia" e "cannavazzo"il conduttore Stefano Piazza torna per far spiegare il significato delle parole "manciaciume" e "allaccaruto", come sempre a modo suo

Balarm
La redazione
  • 7 settembre 2015

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Se avevate già riso delle improbabili traduzioni date dai palermitani riguardo alle parole "niegghia" e "cannavazzo", preparatevi a sentirne delle belle anche nel nuovo appuntamento del "Dizionario Siculo-Italo" del conduttore Stefano Piazza, pronto come sempre a sorprendere chi guarda i suoi video.

Le parole del giorno sono "manciaciume" e "allaccaruto": due termini particolarmente utilizzati nel linguaggio siciliano, il primo per indicare un prurito nervoso e il secondo per indicare uno status di debolezza e spossatezza.

Le traduzioni non sono però state così accurate, e tra un'intervista in spiaggia e una puntatina al tavolino del bar, gli intervistati hanno come sempre dato il meglio di sè, con buona pace del sempre impassibile conduttore.

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