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"The Raftmakers": l'Oreto nel docufilm di Igor D'India

Il documentarista Igor D'India torna a Palermo, sul fiume Oreto, per continuare le riprese della serie televisiva "The Raftmakers" sul cambiamento climatico

Balarm
La redazione
  • 19 febbraio 2017

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Anche i posti più incontaminati al mondo, che spesso sono oggetto di incuria e degrado, possono essere concepiti come un paesaggio per documentari. Il documentarista d'origine palermitana Igor D'India torna nella sua terra per continuare le riprese della serie tv "The Raftmakers", girata in larga parte sul fiume Oreto.

Anticamente ricco d'acqua e di pesci, con la selvaggia espansione urbana degli anni Settanta, il fiume è stato inglobato dal tessuto urbano e ridotto a scarico fognario. Partire proprio da lì si può, con l'obiettivo di mostrare gli effetti disastrosi del cambiamento climatico.

Un percorso alquanto difficile per l'artista che, per effettuare le riprese, deve cimentarsi con pericolosi sbarramenti, creati dai rifiuti accatastati in decenni di scarichi abusivi sulle sponde e sul fondale. "The Raftmakers" è una serie televisiva di 6 episodi da 26 minuti prodotta da POPCult, una casa di produzione indipendente che, fin dalle sue origini, si è distinta per la realizzazione di contenuti d'autore e di qualità con budget limitati.

Già nel 2010, Igor D'India aveva risalito le acque inquinate del fiume Oreto, a piedi e a nuoto, per la realizzaaione di "Oreto The Urban Adventure", documentario grazie al quale era riuscito a dare voce alle problematiche di questo fiume e suscitare interesse nelle istituzioni.
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