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Assessoro, amico mio!

Cosa accadrà in Consiglio Comunale tra esclusi ed eletti usciti dall'album dei ricordi della Casa della Libertà con la novità del Movimento Cinque Stelle?

  • 29 giugno 2017

Giusto Catania

Cari amici miei lettori, è il giunto il tempo di fare le somme post elezioni. A Palermo, è andata come doveva andare, Orlando ha superato tutti al primo turno, Ferrandelli è tornato in banca, La Vardera è finito nei casini e a schivare i cazzotti, Spallitta, Lomonte e Forello sono tornati a svolgere le loro professioni.

È andata come doveva andare anche per i trombati, per i consapevoli e per i meno consapevoli. Tra questi l'amico mio Giusto Catania, accompagnato dalla compagna di giunta, Barbara Evola, è sicuramente tra i vasellinati d'eccellenza.

A discapito del risultato del voto, entrambi infatti sono stati eletti tra le fila di Sinistra Comune, i due alfieri della passata legislatura Orlando, sono stati esclusi dalla nuova corte del Primo Cittadino. Una mossa a lungo termine, lo dicono anche loro.

Si attendono le prossime regionali e le nazionali, aggiungo io, per rivedere un po' tutto l'assetto degli accordi presi al fine di superare la tornata elettorale appena conclusa. Qualcosa che vista da fuori può sembrare un'ingiustizia, ma che nei corridoi degli strateghi era palese.
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Appariva scontato che il neo Sindaco non avrebbe mai potuto riassegnare deleghe nello stesso modo dello scorso quinquennio. A questo giro si dovevano rispettare accordi più ampi, come ad esempio quello con Alfano e il PD, che col suo 8% avrebbe inteso partecipare alla tavolata. Insomma niente spazio per il subcomandante Catania.

Che poi uno che si chiama Catania che fa l'assessore a Palermo è già sintomo d'anomalia. A nessuno mai è venuto in testa di chiamarlo "Assessoro", per dirla alla catanese? Ma vabbè, noi siamo così, benevoli. E ce lo saremmo accollati di nuovo nonostante il cognome. Ritornerai, mi verrebbe da cantargli, ritornerai!

Chissà adesso cosa accadrà invece in Consiglio Comunale, dove gli eletti sembrano usciti dall'album dei ricordi della Casa della Libertà, con la novità assoluta del Movimento Cinque Stelle, entrato, nonostante il semi flop del voto, atteso da alcuni con più speranza dell'ingresso, finalmente, tra gli scranni di Palazzo delle Aquile.

Anche perché a vederla da fuori, senza il Movimento, sarebbe stato difficile intravedere un'opposizione all'orizzonte, dove tutti o quasi, sembrano poco distanti dal cinque volte Sindaco o quantomeno, dalla possibilità di "ostacolarlo". D'altronde "facciamo squadra" non era un consiglio!

E così sia...
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