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Accademia di Belle Arti di Palermo: tante le novità, anche per restauratori e fumettisti

Attenzione alle disabilità, nuovi corsi, l'aumento degli stipendi, progetti culturali e ripensamento degli spazi: l'Accademia di Belle Arti di Palermo rilancia se stessa

  • 19 luglio 2017

Alberto Coppola e Mario Zito

Partendo proprio dai nuovi corsi che si aggiungono ai 13 corsi triennali più tutti i bienni: si tratta del corso di Fumetto, unico statale al sud Italia e quello di Restauro, che sarà abilitante alla professione.

Infatti oltre all'Accademia di Belle Arti di Bologna l'istituto di Palermo è l'unico ad aver programmato un corso statale di Fumetto che, a numero chiuso, farà da ponte con il capoluogo emiliano per gemellaggi e percorsi comuni.

Il corso di Restauro è stato invece a lungo discusso con il ministero dei Beni Culturali e il Miur perché i restauratori abilitati sono circa mille in tutto i Paese: oggi l'accreditamento del quinquennio apre prospettive di lavoro ai cinque iscritti l'anno, un numero decretato dagli stessi ministeri.

Inoltre, il lavoro degli studenti dell'Accademia, da sempre coinvolti in operazioni pubbliche e private di restauri, ma non solo, insieme ai docenti e collaboratori, sarà ulteriormente garantito dall'apertura della partita iva.
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L'istituzione ha voluto avviare l'iter perché l'Accademia di Belle Arti possa finalmente fatturare i propri servizi e diventare un soggetto attivo nel sistema economico, come afferma lo stesso presidente Alberto Coppola Amero d’Aste Stella.

Un punto chiave, importante per il direttore confermato Mario Zito, è l'attenzione alle disabilità: negli anni erano state via via ridotte le ore di tutoraggio che invece da quest'anno sono state raddoppiate.

I tutor sono sia volontari che retribuiti e, selezionati anche tra gli stessi studenti, sosterranno i compagni diversamente abili nella loro vita accademica, sono stati confermati a carico dell'Accademia anche gli interpreti del linguaggio dei segni.

«Un investimento verso una condizione alla quale non si può non porre la massima attenzione - sottolinea Zito - che era uno dei punti principali del mio programma per l'Accademia, un istituto che è di tutti». Ridotte le tasse, nell'ottica di andare a tutelare anche le fasce economiche meno abbienti.

L’impegno del nuovo presidente e del direttore è dare continuità al processo di crescita avviato ormai da anni in Accademia, sia in termini di investimenti economici che di sviluppo formativo e culturale.

Il bilancio finalmente in positivo e il “tesoretto” nelle casse dell'istituto consentiranno questi e altri interventi mirati. Tra gli altri il rinnovo delle sedi, la progettazione di iniziative culturali e l'investimento nelle dotazioni per materiali e attrezzature.

Le tre sedi dell'istituzione sono palazzo Molinelli di Santa Rosalia, palazzo Fernandez e ai Cantieri alla Zisa nei padiglioni Galleria Bianca, Grande Vasca, sala Blu Cobalto, spazio nuovo e spazio Ducrot.

Le tipologie di interventi sono diverse: se le sedi dei Cantieri vanno sostanzialmente climatizzate, palazzo Molinelli va messo in sicurezza, lavori che partiranno nell'autunno 2017 grazie a un progetto già approvato.

Un sempre crescente numero di iscritti implica spazi adeguati e il Consiglio di Amministrazione sta anche valutando l'aquisto o la presa in comodato d'uso di un nuovo edificio da integrare a quelli esistenti.

I docenti: l'Accademia è composta da 76 docenti in organico e un numero quasi uguale di docenti a contratto. La didattica si regge dunque su due forti spalle e oggi la continua riduzione dei compensi dei docenti a contratto è stata stoppata per tornare ai valori medi applicati dalle istituzioni simili.

Sono state raccolte le istanze per i progetti culturali fatti dai singoli professori: raddoppiata infatti la cifra da dedicare a questi investimenti.

Il Consiglio di Amministrazione intende dare un segnale di svolta: riportare in auge i valori del passato e rinnovarli ancora nella stabilità economica raggiunta dopo diversi anni di amministrazione attenta.

Continuerà la politica dei numeri chiusi «Perché crediamo nella qualità dell'insegnamento e nella serenità degli studenti stessi - afferma Alberto Coppola - perciò alcuni laboratori non saranno seguiti da un numero maggiore di 50 allievi per anno».

«La presenza della nostra Accademia in tutti i tavoli istituzionali – conclude Mario Zito – è dimostrazione della bontà delle nostre iniziative, dell’eccellenza raggiunta dai nostri studenti e dell’alta qualità della docenza».

Le mostre in corso a Palazzo Ziino, nella sede del Museo della Ceramica a Burgio, la Mostra dei Libri d’artista presso la Chiesa di Sant'Elena e Costantino, la mostra degli Studenti nei Musei della Fondazione Orestiadi a Gibellina, «Oltre ai premi vinti dagli studenti a livello nazionale e la loro presenza in gallerie e musei, sia a livello nazionale che internazionale, è motivo d orgoglio e di stimolo per il continuo miglioramento».
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