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Balarm Mag 6: dopo la tempesta la quiete

Tra i cambiamenti decisamente più netti che abbiamo attuato, c’è anche un trasferimento di sede: da via Candelai a via Nicolò Gallo 1 al Politeama

Fabio Ricotta
Giornalista e imprenditore
  • 2 agosto 2008

Cari lettori, lo scorso mese di giugno Balarm magazine ha compiuto un anno. Un compleanno passato un po’ in sordina per via di una serie di trasformazioni interne che ci hanno portato a saltare un bimestre (quello di giugno-luglio), un periodo di tempo necessario per una riflessione accurata sul futuro del nostro lavoro. Abbiamo tirato le somme di questi ultimi (quasi) cinque anni di attività che sono stati intensi e nei quali siamo cresciuti sotto tanti aspetti, e proprio nell’ottica di un ulteriore arricchimento abbiamo fatto delle scelte ben precise.

Dunque, non tutto il male viene per nuocere. Ma andiamo con ordine. Intanto, abbiamo riportato in vita l’associazione culturale Balarm che da questo numero diventa il nuovo editore, e che nei prossimi mesi si occuperà anche di progetti ed eventi, un po’ come ai vecchi tempi.

Tra i cambiamenti decisamente più netti che abbiamo attuato, c’è anche un trasferimento di sede: da quella storica di via Candelai nel cuore del centro storico, ad una decisamente più cool nei pressi di piazza Politeama, in via Nicolò Gallo 1. I nuovi locali sono, in realtà, la sede di W5 mediafactory, una giovane agenzia di comunicazione palermitana che, come noi, strizza l’occhio alla cultura e agli eventi.

Con W5 abbiamo instaurato una collaborazione che va al di là del semplice affidamento dell’esclusiva per la raccolta della pubblicità. Una sinergia importante che ci porterà ad investire ancora di più su Balarm, sia per quanto riguarda il magazine che sul web (balarm.it). E adesso non mi resta che augurarvi una buona estate e una buona lettura.

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