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"Chi educa una bambina, educa un popolo": la campagna della sociologa Giorgia Butera

Le associazioni Mete Onlus e Fiori d'Acciaio insieme per la nuova campagna sociale a sostegno del diritto all'istruzione e dell'alfabetizzazione sociale

  • 23 ottobre 2017

"Chi Educa una Bambina, Educa un Popolo": è la nuova campagna sociale dell'associazione Mete Onlus, presieduta da Giorgia Butera, impegnata a sostegno del diritto all'istruzione e dell'alfabetizzazione sociale.

Mete Onlus è sostenuta in questo importante lavoro dall'associazione Fiori d'Acciaio, presieduta da Marcella Cannariato Dragotto, con base a Palermo ma impegnata nell'ambito dei diritti umani a livello internazionale.

Al centro di questa intesa la convinzione che istruzione e alfabetizzazione siano diritti inviolabili dell'umanità, in quanto strumenti di sviluppo sostenibile, di riduzione della povertà e delle disparità, di miglioramento della qualità della vita dell’individuo e delle comunità.

La campagna sarà presente con incontri e attività nelle scuole del territorio siciliano, momenti in cui saranno affrontate tematiche, quali "Educazione Sentimentale", "Discriminazione", "Smartworking", "Accoglienza", "Parola", "Identità Digitale", "Sport", "Affettività", "Diritti Umani", "Sex Digital".

Come dichiara la stessa Giorgia Butera, il lavoro di Mete Onlus e Fiori d'Acciaio intende agire nell'ambito della prevenzione, condizione determinante perché si possa intervenire sia in una logica di difesa da abusi sessuali ed emotivi in atto sia per rafforzare l’educazione al rischio da situazioni di pericolo.

Infatti gli ultimi dati diffusi dall’Unesco, organizzazione mondiale a tutela dell’istruzione, della scienza e della cultura, sono allarmanti: nel mondo ancora 63 milioni di bambini e bambine non hanno un’istruzione e, se la situazione non cambierà, questo diritto sarà garantito a tutti soltanto nel 2086.
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