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Chi sono i Neet? Giovani che non studiano e non fanno nulla: in Sicilia il primato europeo

Non studiano, non hanno un lavoro e non intendono cercarlo: sono i neet, e secondo Eurostat la Sicilia è al top per la loro presenza tra oltre 200 regioni europee

Balarm
La redazione
  • 15 settembre 2017

Tutto il giorno a non far niente, a perder tempo, a non preoccuparsi del futuro: quella dei neet, giovani fra i 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro, è una realtà non solo desolante ma anche preoccupante e secondo l'Eurostat è proprio la Sicilia ad aggiudicarsi il primato per la loro presenza.

In base al Regional Yearbook 2017, che ha analizzato oltre 200 regioni europee nei mesi intercorrenti tra gennaio e aprile, i neet sono il 41,4% dei giovani dell'Isola: un triste primato che la Sicilia contente alla regione bulgara di Severozapeden.

Questo primato di giovani completamente inattivi evidenzia un profondo divario nazionale: i neet del Sud Italia si attestano al 36,6% contro il 16% del Nord Est, dove si trovano invece le tre regioni con le percentuali più basse di giovani inoccupati: Provincia autonoma di Bolzano (10,2%), Veneto (15,8%) ed Emilia-Romagna (16%).

E ancora, il dato abbassa la media italiana: secondo la classifica di Eurostat l'Italia contina a essere il Paese Ue con il maggior numero di giovani completamente inattivi "conquistando" un 26%, contro le medie delle altre nazioni che si fermano intorno al 15,2%.
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I fattori che farebbero aumentare questa porzione di giovani demotivati e abbandonati a loro stessi sarebbero, secondo i dati dell'Eurostat, diversi: si parte dal fatto che l'italia rimane il Paese con il maggior numero di regioni dove meno di un giovane laureato su due ha un lavoro.

Inoltre, la Sicilia detiene il record di abbandoni scolastici e universitari: a lasciare gli studi è infatti il 23,5% dei giovani fra i 18 e i 24 anni. Sempre la Sicilia appartiene al gruppo di sei regioni europee in cui possiede una laurea o un titolo equivalente meno di una persona su 5.

Guardando al panorama europeo, dunque, la situazione siciliana non sembra delle migliori. Per ulteriori specifiche è possibile consultare tutte le ricerche del Regional Yearbook 2017 consultando l'apposita pagina web.
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