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Da Oxford a Siracusa: preziosi reperti tornano in Sicilia

È aperta al pubblico a Siracusa "From Oxford to Siracusa. Dallo scavo al collezionismo alla musealizzazione", una mostra che restituisce dodici reperti trafugati

  • 14 dicembre 2016

S'intitola "From Oxford to Siracusa. Dallo scavo al collezionismo alla musealizzazione" la mostra aperta al pubblico a Siracusa, nella Sala Caravaggio della Soprintendenza, fino al prossimo 31 marzo.

La mostra, a ingresso libero, è aperta al pubblico ai seguenti orari: lunedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13; martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 19; festivi dalle 9 alle 19 (25 dicembre escluso).
 
Crateri, ceramiche, frammenti di età attica rinvenuti durante campagne di scavo in Sicilia e poi portati via dall'Isola, tutti beni risalenti a un periodo che va dal VI al IV secolo avanti Cristo. I reperti provengono da scavi condotti nei siti della Sicilia e della Magna Grecia da Sir Arthur Evans e poi donati al museo inglese.
 
L'iniziativa nasce grazie a un accordo tra la Soprintendenza e l'Ashmolean Museum di Oxford che ha concesso in prestito ben 12 reperti delle sue collezioni, ritrovati in Sicilia tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo.
 
Obiettivo è quello di esaltare la legittimità degli scavi e delle ricerche condotti in maniera scientifica. Sono numerosi i reperti che nel tempo sono stati portati via dalla Sicilia e dall'Italia per essere poi trasferiti in musei europei.
 
La mostra costituisce un'occasione rilevante di riappropriazione della memoria culturale del territorio ed è sintomo di quanto siano importanti il dialogo e la cooperazione sinergica tra le istituzioni culturali.
 
Fare una visita turistica tra i più bei tesori di Siracusa è adesso occasione per ammirare oggetti carichi di valore artistico e culturale che, anche se per poco tempo, sono stati restituiti ai luoghi in cui vennero rinvenuti.
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