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Football sì, ma dove? Gli Sharks giocheranno in campionato ma il Velodromo è chiuso

Gli Sharks Palermo, promossi in Seconda Divisione, chiedono chiarezza sul Velodromo: da anni chiuso ma che è nato proprio per ospitare le partite di football

  • 12 dicembre 2017

Dopo anni di vittorie e successi da record gli Sharks Palermo, orgoglio siciliano del football americano, si preparano ad affrontare il campionato italiano in Seconda Divisione a 11 giocatori. Ma senza un campo.

Infatti a Palermo oggi non esistono impianti comunali, quindi pubblici, disponibili - neanche a pagamento - in cui disputare le partite del campionato ufficiale.

«Troviamo assurdo che a Palermo, quinta città d’Italia, da più di quattro anni non esiste la possibilità per qualsiasi team dilettantistico di avere un campo comunale in cui poter giocare le partite interne» afferma Alessandro Albanese, vice-presidente del team.

«Crediamo di meritare quantomeno un po’ di chiarezza sullo stato del Velodromo "Paolo Borsellino"», impianto che storicamente è nato per ospitare competizioni di football americano, rugby, calcio e di altri sport minori e che da diversi anni sopravive in perenne manutenzione.

A nulla sono valse le promesse circa la riapertura della struttura e adesso gli Sharks chiedono chiarezza, in special modo alla luce dell'impronta che hanno lasciato sulla storia del football italico e dell'incessante lavoro che compiono per portare Palermo ai vertici di questo sport in Italia e all'estero.
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Dopo essere stati campioni d'Italia nel 2016 e vice-campioni nel 2017 battendo qualsiasi record nazionale con 19 vittorie consecutive, il team dei guerrieri blu sarà l'unico a rappresentare in Seconda Divisione una città del sud Italia insieme ai pugliesi Mad Bulls di Barletta.

Un onore che tra spese di trasferta e allenamenti porterà non pochi oneri interamente a carico della società, costretta a cercare tra aziende private degli sponsor per avere i fondi necessari a garantire l'attività degli 80 atleti tesserati e costretta ad adeguarsi a strutture che, nella maggior parte dei casi, non sono neanche idonee allo svolgimento delle partite.

Gli Sharks e le altre società che dovrebbero a pieno titolo godere dei servizi della struttura, lanciano un accorato appello per avere delle risposte sulle reali condizioni del Velodromo, perchè da questo potrebbe dipendere il destino di tanti atleti che ogni giorno faticano per raggiungere degli obiettivi, mettendoci anima e corpo.

Nel frattempo resta comunque la gioia per l'importante promozione di una squadra che negli anni ha dimostrato non solo il suo valore sportivo ma anche un'energia tale di attirare le simpatie di vecchi e nuovi tifosi.
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