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Greco, latino e studenti di oggi: il "Certame" del Liceo Garibaldi di Palermo

Due lingue antiche e una gara contemporanea che sottolinea quanto la formazione classica sia ancora importante: è il "Certame" del Liceo Giuseppe Garibaldi di Palermo

  • 2 maggio 2017

Tutto sta nella parola: certamen è un termine latino (derivante dal verbo certare) e significa gareggiare. Il fatto che proprio questo termine, italianizzato in "Certame", vada ad indicare una competizione contemporanea legata alle lingue antiche è quel valore aggiunto che lo rende interessante.

Si tratta delle gare di traduzione dal latino e dal greco che si svolgono internamente al Liceo Giuseppe Garibaldi di Palermo, le cui prove sono previste giovedì 4 e venerdì 5 maggio: un momento di incontro e di confronto per tutti i ragazzi partecipanti, che vuole sottolineare quanto la formazione classica sia ancora indispensabile per il futuro dei giovani.

«Queste manifestazioni - racconta il professore Arnaldo Orlando, uno degli organizzatori - sono un esempio di come queste materie, a differenza dello stato delle lingue che trattano, siano ancora vive e attuali. Testimoniano la presenza e l'importanza dello studio delle materie classiche e dell'esperieza della traduzione nella formazione degli studenti».
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Il clima della competizione è accompagnato da un profondo amore per la materia e per l'arte della traduzione: basti pensare che il liceo palermitano ha partecipato anche alla quinta edizione del "Certame Sikelia", gara a livello regionale che ha visto fra i vincitori la studentessa Ylenia Cacciafeda.

Gli studenti partecipanti sono tantissimi, molti più di quanto si pensi: si tratta di almeno una cinquantina di studenti, suddivisi in due sezioni. Nello specifico, la prima sezione riguarda la traduzione dal latino all'italiano e coinvolge gli alunni del II e dal III anno, mentre la seconda sezione riguarda la traduzione dal greco all'itaiano e coinvolge gli alunni del IV e del V anno.

Le prove non sono semplici: la selezione dei testi e la valutazione delle prove viene infatti curata da una Commissione costituita da docenti del Dipartimento di Italiano e Latino e del Dipartimento di Latino e Greco dell'Istituto, e gli studenti partecipanti possono servirsi esclusivamente dell'aiuto del vocabolario.

Le prove durano tre ore e tutti i partecipanti devono presentare un documento di riconoscimento e tutti gli elaborati vengono consegnati in busta chiusa. Al termine delle prove, dopo la valutazione della commissione, a tutti i partecipanti viene consegnato un attestato, mentre i primi classificati vengono premiati durante una cerimonia aperta al pubblico.

Al primo classificato vengono consegnati libri, una targa e un attestato. I vincitori del concorso formeranno un "gruppo di eccellenze" della traduzione che durante il prossimo anno seguente, potrà prendere parte ai certamina regionali e nazionali.

Diversi studenti garibaldini negli anni passati hanno già preso parte con ottimi risultati agli importanti concorsi nazionali, come il "Certamen Mutycense" di Modica e l'"Agòn politikòs" di Frattamaggiore. Particolarmente pregnante, inoltre, è la prossima partecipazione alle Olimpiadi classiche nazionali del MIUR in programma a Salerno nel mese di maggio.

«Iniziative come questa - conclude il professore Arnaldo Orlando - portano il liceo classico a confrontarsi con la modernità, senza però mai perdere le proprie radici e la propria individualità».
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