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Il turismo culturale sbarca in Sicilia con CoopCulture: street food, arte e paesaggio

La Sicilia è un luogo straordinario da scoprire e raccontare ma soprattutto da vivere. Da Palermo ad Agrigento tra street food e monumenti con CoopCulture

Balarm
La redazione
  • 12 dicembre 2017

Il quartiere di Ballarò a Palermo visto dall'alto

Una delegazione di importanti tour operator del turismo culturale europeo sbarca in Sicilia: ospiti di CoopCulture, la cooperativa leader in Italia nella gestione dei beni culturali con oltre 250 siti è stata affrontata una prima fase di avvio dei servizi che ha impegnato CoopCulture nella riorganizzazione degli spazi, migliorandone e innovandone la fruizione e l'accoglienza e con la realizzazione di particolari tour.

Naturale sbocco ti questo impegno è l’organizzazione di un educational rivolto proprio ai tour operator del settore culturale: il tour per Palermo ha coinvolto i siti Unesco, dal Palazzo della Zisa al complesso abbaziale di Monreale passando per la Cattedrale e la chiesa della Martorana. Accolti dalla fondazione Unesco che ha voluto omaggiare borsa e materiali del sito Unesco arabo normanno.

Tempo e spazio anche per incontrare alcune tra le più importanti realtà culturali come il Teatro Massimo, la biennale "Manifesta" e il museo Salinas.
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La delegazione è stata accolta al Teatro Massimo, durante le prove dell'orchestra, offrendo una visita unica ed emozionante: la Sala Grande, il Palco Reale, la Sala dell'Eco, fino al foyer uscendo per la scalinata. L'incontro con la biennale di arte contemporanea "Manifesta12", nel quartier generale del Teatro Garibaldi, per scoprire programma e eventi dell'importante manifestazione che da metà giugno a novembre sarà protagonista assoluta, trasformando Palermo nel più grande palcoscenico al mondo di arte contemporanea.

Incontro anche nella splendida cornice del museo archeologico, "A. Salinas", che sta ultimando gli ultimi lavori, per riaprire in primavera con tutta la sua bellezza vista in anteprima grazie alla direttrice, Francesca Spatafora che ha accompagnato la delegazione in giro per la collezione unica del museo.

Impossibile tentare di conoscere Palermo senza perdersi nel suo centro storico, così si attraversano i mercati storici, Capo e Vucciria, ci si perde nel Cassaro fino ad affacciarsi alla Cala.

Giusto il tempo di una pausa per rifocillarsi con lo Street food da Franco u'vastiddaru nella splendida cornice di Piazza Marina: panelle , arancine, crocchette, meusa e sfincione. Appesantiti ma felici, Il tour prosegue per i vicoli del Gattopardo, si scende per la kalsa e si risale per via Alloro, ldiscesa dei giudici, piazza della Vergogna.

Al fritto del pranzo, per la cena, ci sono le degustazioni gourmet della "Locanda del gusto", che riattualizza la tradizionale cucina palermitana in chiave contemporanea. Per la notte, ospiti del "Quinto Canto", dove Giovanni Ruisi, con tutto il suo staff, accoglie nel migliore dei modi la delegazione.

Il giorno dopo, la tappa è Monreale, dove il gruppo è accolto dal parroco del Duomo, Don Nicola Gaglio, che guida la prima parte della visita sotto lo sguardo del Cristo Pantocratore. Il tour unitario del complesso prevede anche le terrazze, da dove si ammira un panorama straordinario della città di Palermo, e una vista unica dall’alto sul Chiostro. Proprio il Chiostro dei benedettini, è il vero gioiello, che sorprende gli ospiti.

Il viaggio prosegue in direzione Agrigento, attraversando lo Iato, alla scoperta del parco archeologico e di un paesaggio unico. La sosta è alla cantina di Alessandro di Camporeale, dove accolti da Anna Alessandro, dopo una visita tra le vigne e le botti, spazio alla degustazione dei migliori vini accompagnati da prodotti tipici che raccontano nel migliore dei modi la forza e la bellezza del territorio.

Nella casa natale di Pirandello, che è sempre gestita da Coopculture, la prima tappa della visita agrigentina. Corre il 150° anniversario dalla nascita del premio nobel alla letteratura, conoscitore e romanziere dei vizi e delle virtù sicule. Diversi i progetti già condivisi e quelli in cantiere per il prossimo anno, che vedranno anche il coinvolgimento del teatro Pirandello.

Per la cena il gruppo è ospite della Farm Cultural park di Favara, dove ad accoglierli i padroni di casa Andrea Bartoli e Florinda Saieva, che li accompagnano alla scoperta dei cortili e delle esposizioni raccontando l’esperienza straordinaria di questi anni.

Il giorno dopo, rigenerati da una ricca colazione, baciati da un sole nordafricano comincia la vista nella straordinaria valle dei templi, che proprio in questi giorni festeggia il ventennale del riconoscimento Unesco.

Dall’ingresso di Giunone si attraversa il parco, passando per i sepolcri fino al giardino della kolymbetra, rientrando sotto il Tempio della Concordia. Uno spettacolo unico che non lascia spazio all’immaginazione, gli operatori restano senza parole.

Non è un caso se da diversi anni la Valle suscita interesse a livello planetario, tanto che è diventato il luogo scelto per il google campus. Artefice di questo successo, il direttore del Parco, Giuseppe Parello, che incontra la delegazione raccontando i successi e le prossime sfide, a partire dall’obiettivo imminente di superare il milione di visite annue.

La Valle è ricca di eventi per tutto l’anno, dalle celebrazioni del Mandorlo in fiore, fino al calendario estivo, passando per le visite didattiche, ai concerti, alle mostre che fanno di questo luogo straordinario anche una fucina di momenti culturali per turisti e residenti. Quest’estate, anche grazie a CoopCulture, ci sono state produzioni particolari, come l’iliade recitata all’alba sotto il Tempio della Concordia e la Liolà di Pirandello con Moni Ovadia.

Adiacente alla Valle, il museo archeologico "P.Griffo", con la sua collezione, tra le più complete e importanti al mondo. Accolti dalla direttrice, Gioconda La Magna, che accompagna la delegazione durante la visita.

L’ultimo ristorante che accoglie il gruppo è il Terracotta, con una degustazione slow food che tra le tante cose prevede anelletti con le sarde e formaggio di capra girgentana.

Il tour termina, sulla strada per l’aeroporto Fontanarossa di Catania, gli operatori tra malinconia e nostalgia ripercorrono il viaggio. C’è tempo per l’ultima arancina/o con dibattito a seguire.

La Sicilia è un luogo straordinario da scoprire che deve essere raccontato, ma soprattutto vissuto. Capita sempre, non esiste eccezione, chi ci viene ci vuole tornare. La sua bellezza, la sua storia, il suo paesaggio, i suoi sapori, non temono competizione con niente e nessuno.

La delegazione parte, il tempo dei voli, per cominciare via chat a ricordare l’esperienza siciliana appena terminata. Hanno voglia di tornare, adesso tocca a loro trasmettere questa voglia di Sicilia!
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