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Premio Unesco per la pace: il riconoscimento al sindaco di Lampedusa Nicolini

L'Unesco ha attribuito il premio per la ricerca della pace al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, per l'impegno nella gestione della crisi dei rifugiati

  • 19 aprile 2017

"Si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati". Con questa motivazione, l'Unesco ha attribuito il "Premio Houphouet-Boigny" per la ricerca della pace al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

In particolare la giuria del premio dell'Unesco ha ritenuto opportuno attribuirle il riconoscimento perché, insieme all'Organizzazione Non Governativa SOS Méditerranée, Giusi Nicolini ha fatto il possibile per salvare la vita a numerosi rifugiati e migranti oltre ad averli accolti con grande dignità.

Commentando il riconoscimento, il sindaco ha messo in evidenza come questo rappresenti un tributo alla memoria delle tante vittime della tratta di esseri umani nel Mediterraneo.

Il premio è di buon auspicio perché arriva in un momento in cui sono molti, forse troppi, i Paesi che chiudono le frontiere e alzano muri, preoccupati per un'invasione in realtà inesistente. Secondo Giusi Nicolini ci sono ancora buone speranze per un'Europa solidale in cui l'umanità non è sparita e non deve sparire.

Nel suo intervento a Radio Rai il sindaco ha voluto dedicare il premio a Gabriele del Grande, il documentarista e giornalista italiano fermato lo scorso lunedì 10 aprile in Turchia durante un controllo delle autorità al confine con la Siria, nella provincia sudorientale di Hatay.

Istituito nel 1989, il Premio Houphouet-Boigny è un riconoscimento per tutte le persone, istituzioni o organizzazioni che si sono distinte per la ricerca della pace. Negli anni sono stati premiati, tra gli altri, François Hollande, Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat.
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