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"Musica contro le mafie": la raccolta fondi per un "libro" per smartphone

Tra gli artisti che partecipano anche l'attore Marco Cocci, il comico Paolo Rossi, il cantante Eugenio Finardi, le band Vallanzaska e Marlene Kunz e Samuel dei Subsonica

  • 3 novembre 2017

Il cantautore Antonio Dimartino

La musica è sempre stata in prima linea nella lotta alle mafie, seppur relegata a un ruolo di colonna sonora delle lotte di quegli uomini che sono diventati eroi contemporanei. La musica è un arte che può diventare motore propulsore del riscatto e alternativa fondamentale.

Un'affermazione che è molto di più di una certezza per Musica contro le mafie, il progetto che mira ad unire sotto la bandiera della legalità tanti artisti italiani e che ha di recente lanciato sulla piattaforma Eppela un crowdfunding.

Da lunedì 18 settembre, per ben 40 giorni, chiunque può sostenere in tanti modi il progetto, apportando online un contributo diretto.

La campagna s'intitola "Dona per realizzare un Libro e Costruisci Laboratori Musicali per giovani di zone degradate" ed è finalizzata alla realizzazione del libro "Musica contro le mafie - 100 Artisti per il Cambiamento".

Una raccolta di 100 monografie di artisti italiani tra cui l'attore Marco Cocci, il comico Paolo Rossi, il cantante Eugenio Finardi, le band Vallanzaska e Marlene Kunz e Samuel dei Subsonica.
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Anche artisti siciliani naturalmente, a sostegno del progetto dell'associazione "Musica contro le mafie" e della rete di Libera: Marta sui Tubi, Roy Paci, Lello Analfino, Mario Venuti, Lello Analfino, Giovanni Gulino, Dimartino, Pupi di Surfaro, Original sicilian style, Qbeta, Le formiche, Gill, 4 soldi project e Paolo Antonio.

Un volume innovativo e socialmente utile che, attraverso l'utilizzo di uno smartphone, consente al fruitore di ascoltare il brano musicale dell'artista e ascoltare un suo messaggio originale per scuotere dall'indifferenza, dall'apatia e dalla rassegnazione.

Gli artisti diventano così testimoni di un messaggio di impegno e consapevolezza, di riflessione e invito alla cittadinanza attiva. Grazie alla diffusione del libro, sarà poi possibile finanziare l'ideazione e l'organizzazione di laboratori musicali nelle zone più degradate del Paese e dire "no" alla mafia.
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