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Palazzo Abatellis: niente aria condizionata e servizi scarsi, si scatenano i social

La Galleria Regionale siciliana di Palazzo Abatellis oggetto di polemiche per via di diverse problematiche: aria condizionata, allestimenti e servizi, guide e custodi

  • 25 luglio 2017

Annunciata, di Antonello da Messina. Particolare

Una "tappa obbligata" secondo la quasi totalità dei visitatori che recensiscono il museo regionale su tripadvisor.

La Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, in via Alloro a Palermo, è un gioiello artistico inaspettato che dall'edificio ai capolavori esposti sorprende cittadini e turisti.

Ma nel pieno dell'estate ecco i commenti al vetriolo di chi è ci appena stato: «La vergogna di Palazzo Abatellis con le sale senza aria condizionata - scrivono su facebook - Mi chiedo se la mancanza di un controllo della temperatura possa danneggiare le opere... per non parlare poi del fatto che abbiamo contato più membri del personale che non visitatori».

Le teorie sull'influenza della temperatura sulle opere si divide in due diverse scuole di pensiero: c'è chi dice che nulla è eterno, che se le tele e i pannelli lignei hanno resistito fino a oggi vuol dire che stanno bene così e chi dice che opere del Quattrocento uniche al mondo dovrebbero avere delle garanzie da parte delle sedi che le ospitano.
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«Certo che è importante avere una temperatura adeguata all'interno delle sale - commenta una donna che lavora nel mondo ell'arte contemporanea - Ambienti troppo caldi possono favorire sulle tavole, la proliferazione di insetti xilofagi, provocando buchi, mentre sulle tele potrebbe provoca il restringimento della tela e la formazione delle craquelé (screpolature, ndr) sul film pittorico. Ma siccome siamo in Sicilia, non importa; così come la presenza di addetti non qualificati, mentre quelli professionalmente qualificati a casa o all'estero».

Intanto, sui social piovono commenti positivi per Pietro Novelli, Van Dyck, Mattia Preti e per l'ignoto autore de Il Trionfo della Morte seguiti quasi sempre dalle stesse considerazioni.

«Purtroppo niente bookshop e niente caffetteria - scrivono - L'importanza del monumento, la ricchezza dei contenuti e gli orari di fruibilità del sito non vanno di pari passo e mi chiedo come possa rimanere chiusa una tale attrazione proprio nei momenti in cui l'afflusso dei turisti è maggiore».

L'allestimento non soddisfa proprio tutti: «La visita è molto interessante, ma togliamo una "stella" per il brutto allestimento dell'Annunciata di Antonello da Messina, autentico capolavoro che qui è mortificato da una esposizione che lo mortifica. Avevo visto il quadro a Roma a una mostra ed ero rimasta senza fiato, tanto che siamo entrati in questo Palazzo appositamente per rivederlo. Delusione».

Il gioco della luce sul vetro impedise infatti ai fruitori di ammirare per bene le opere e poi i custodi. «Eravamo sei o sette visitatori e una dozzina di custodi boccheggianti... Ah l'Italia! Inguaribili proprietari di bellezze sublimi».

Alcuni visitatori trovano custodi che fanno spallucce per i i condizionatori inesistenti o esistenti e spenti o ancora per i bagni fuoriuso o «in condizioni indecenti», altri hanno incappato in personale disponibile, perfino a illustrare le diverse sale.

«Più personale che visitatori» sembra un mantra per la quantità di volte che viene ripetuto. In molti trovano che sia sintomatico della scarsa qualità della gestione della pinacoteca e altri, invece, i musei poco affollati li preferiscono.

«Poco frequentato! Io sono abituata al caos e alla calca nei musei, persone strette davanti a un'opera che non ti lasciano la possibilità di gustare un quadro».
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