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Palermo spiegata a chi viene da fuori: la "Capitale della Cultura" in cinque punti

Perché andarci e perché no, cosa vedere e cosa no, cosa comprare e dove andare: consigli pratici per muoversi a Palermo Capitale della Cultura se vieni da lontano

Balarm
La redazione
  • 19 febbraio 2018

Via Maqueda pedonale a Palermo

Il progetto editoriale "Turismo" de La Stampa dedica una pagina a Palermo in quanto "luogo del giorno" del primo febbraio 2018, pochissimi giorni dopo l'inaugurazione dell'anno in cui è Capitale Italiana della Cultura (ne abbiamo parlato qua).

L'approccio del portale online è semplice: slega i significati del riconoscimento dagli eventi e invita - con obiettività - i turisti a scoprire la città elencandone brevemente pro e contro.

Partendo dal capire "perché si parla di Palermo": proprio perché entra nel 2018 nelle vesti di Capitale Italiana della Cultura. Un anno che vedrà il capoluogo siciliano ampliare esponenzialmente la propria offerta culturale, già ricca grazie all’arte e alla storia della città stessa.

Con un calendario che si infittisce di giorno in giorno tra incontri, mostre, conferenze, spettacoli, tour tematici, la proposta culturale palermitana vivrà un 2018 intensissimo.
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Continua ipotizzando motivi per cui andare a Palermo dicendo che non basterebbe un’enciclopedia a raccontare perché bisogna visitare a Palermo.

Una città di una bellezza rara, tra edifici barocchi, architetture arabe e normanne, teatri, folclore, tradizione, mercati, gastronomia, e naturalmente il mare.

Una città che vale sempre la pena di visitare, anche per un semplice weekend, ma che nel 2018 avrà ancora di più del solito da offrire.

Naturalmente ecco le "cose da non perdere": per esempio il tavolo Love difference di Michelangelo Pistoletto, un'opera d'arte contemporanea installata alla Fondazione Sant’Elia.

Imperdibile anche la biennale d’arte aontemporanea Manifesta che ha come quartier generale il Teatro Garibaldi, il fermento, i cantieri culturali alla Zisa.

Per gli amanti della fotografia, è imperdibile la retrospettiva su Robert Capa all’Albergo delle Povere mentre l’arte rinascimentale rivivrà a Palazzo Abatellis con Antonello da Messina.

Con obiettività il sito spiega eventualmente anche perchè non andare: come accennato, ci sono mille e più ragioni per visitare Palermo.

E probabilmente questo sarà l’anno in cui i prezzi saranno più alti e il turismo più massiccio. Insomma, se i grandi eventi non fanno per voi potrebbe essere il caso di rimandare.

Infine un consiglio: cosa non comprare. C’è tantissimo artigianato in Sicilia. Evitate di portarvi a casa dozzinali statuine o ceramiche Made in China.

Ed è vero: tra le piccole e curiose botteghe di artigiani del centro storico si possono trovare gioiellini, installazioni, ceramiche, abiti e simpatici souvenir contemporanei e veramente hand made.

Inoltre sono tanti i mercati del vintage in cui trovare pezzi rari e a volte davvero antichi: piazza Marina la domenica mattina ma anche il mercato delle pulci vicino l'Accademia di belle arti.
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